Attenzione perché questo particolare succo potrebbe provocare gravi danni al fegato

noni

Come consigliano diversi specialisti, una dieta sana ed equilibrata prevede l’assunzione di almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno.
Per una questione di praticità, ma anche di gusto, sono tantissime le persone che quotidianamente acquistano e consumano succhi ed estratti naturali.
In commercio, sugli scaffali di negozi e supermercati, esistono talmente tanti tipi di questi prodotti che spesso si ha l’imbarazzo della scelta.
In linea generale, si consigliano prodotti che riportano ad esempio la dicitura “100% frutta”, controllando sull’etichetta che non vi siano ulteriori additivi.
Nelle prossime righe, comunque, scopriremo le proprietà e le controindicazioni di un succo che sta davvero spopolando negli ultimi anni.

In realtà, però, scopriremo che bisogna fare attenzione perché questo particolare succo potrebbe provocare gravi danni al fegato

Nell’articolo di oggi, analizzeremo le caratteristiche di una pianta molto particolare, originaria dell’Asia e diffusa principalmente nelle aree tropicali. Stiamo parlando della pianta di noni, nota anche come gelso indiano.
Questa pianta viene utilizzata da tantissimo tempo dalle popolazioni locali per vari scopi, anche artigianali. Infatti, alcune parti della pianta possono essere sfruttate sia per la colorazione dei tessuti, sia per la costruzione di strutture edili.
Tuttavia, essendo un noto integratore naturale, il succo di noni trova impiego anche in campo alimentare e cosmetico.

Proprietà nutrizionali e possibili benefici

Come riportano diversi studi al riguardo, la caratteristica più importante di questa pianta è la presenza della xeronina, un enzima già presente nel corpo umano.
La xeronina è molto importante per il nostro organismo perché regola la funzione delle proteine e rigenera le cellule danneggiate.

Il noni, inoltre, sarebbe anche in grado di stimolare le difese immunitarie e di migliorare l’umore, grazie alla produzione di endorfine e serotonina. Infine, avrebbe anche proprietà antinfiammatorie, antibatteriche ed antidolorifiche. Anche se è ancora tutto da dimostrare a livello scientifico, l’estratto di noni potrebbe servire per curare convulsioni, coliti, nausea e sintomi influenzali. Inoltre, apporterebbe benefici in caso di artrite, problemi digestivi, depressione, asma e cataratta.

Controindicazioni

Gli stessi studi, però, riportano che bisognerebbe fare attenzione perché questo particolare succo potrebbe provocare gravi danni al fegato in soggetti predisposti.
L’estratto di questa pianta potrebbe provocare qualche problema non solo per chi soffre di patologie epatiche, ma anche renali. Se ne sconsiglia il consumo durante la gravidanza e la fase di allattamento. Inoltre, i prodotti a base di noni potrebbero interagire con alcuni farmaci anticoagulanti o con farmaci contro l’ipertensione come gli ACE-inibitori.
In ogni caso, è sempre consigliato consultarsi con il proprio medico o nutrizionista di fiducia prima di assumere questi prodotti.