Più volte abbiamo parlato dell’importanza dell’alimentazione e di una dieta bilanciata per un responsabile controllo della salute. Un approccio corretto al cibo e un’adeguata informazione a riguardo sono strumenti utili alla prevenzione. Informarsi in merito a ciò che mangiamo, dunque, riserva vantaggi inestimabili, perché potremmo sfruttare rimedi comuni per fronteggiare problemi di ordine maggiore. Ad esempio, potrebbe essere utile sapere che non crudo ma in questi 3 modi il pomodoro diventa un farmaco anticolesterolo ldl. Tuttavia, l’informazione risulta preziosa anche per una maggiore consapevolezza dei rischi in cui potremmo incorrere mangiando alimenti generalmente consumati perché ritenuti, giustamente, sani.
Tutti conosciamo i vantaggi di una dieta di pesce e crostacei, o delle proprietà antiossidanti di frutti di bosco e fragole, ma le controindicazioni? Sarebbe bene, infatti, fare attenzione perché potrebbe essere colpito da questa malattia acuta chi mangia spesso pesce e frutti rossi.
Non è tutto oro quel che luccica
Il pesce, specialmente quello azzurro, è una fonte di acidi grassi essenziali, utili alla salute. Fin da piccoli, avremo sentito parlare di quanto sia importante integrare nella dieta il giusto apporto di pesce e, naturalmente, di frutta. Di questa, i golosissimi frutti rossi vengono consumati sia per praticità che per il controllo della pressione, in alcuni casi. Tuttavia, a mettere in guardia sul consumo di questi di alimenti è il Ministero della Salute, evidenziandone la correlazione con la contrazione di epatite A. Questa, è una malattia infettiva acuta che colpisce il fegato e che, spesso, decorre in modo asintomatico per i primi 15-20 giorni. Trascorsa l’incubazione la malattia, a causa dell’eccesso di bilirubina, dà corso all’ittero, ossia ingiallimento di pelle e occhi accompagnata da nausea, vomito e febbre.
Attenzione perché potrebbe essere colpito da questa malattia acuta chi mangia spesso pesce e frutti rossi
È stata l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA) in collaborazione con Il Centro europeo per la lotta alle malattie (ECDC) a confermarlo. Cibi comuni come pesce, molluschi, crostacei insieme a fragole, e frutti rossi potrebbero essere vettori della malattia. Il perché?
La risposta è nell’acqua. Pesci che hanno vissuto o sono stati lavati in acqua contaminata potrebbero portare con loro il virus dell’epatite A. Allo stesso modo, l’acqua di irrigazione o di lavaggio delle piante ne favorisce il deposito in superficie. Gli esperti sottolineano che non è sufficiente una sciacquata superficiale per eliminare il virus pur abbassandone la carica virale. È necessario un adeguato lavaggio e asciugatura di frutta e verdura, ed una cottura consona del pesce che potrebbe rivelarsi, altrimenti, davvero rischioso
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