Il 31 marzo scade la prima finestra temporale per fare accesso anticipato alla pensione con l’APE sociale. Quindi, i lavoratori che avranno maturato i requisiti anagrafici e contributivi nel 2022, potranno presentare istanza entro detta data. L’INPS, dunque, verificherà la sussistenza delle condizioni per rientrare nella prima fase di monitoraggio delle risorse. Ricordiamo, quindi, quali sono i requisiti d’accesso:
- iscrizione presso l’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, oppure presso le gestioni speciali dei lavoratori autonomi e la gestione separata INPS;
- raggiungimento dei 63 anni di età;
- cessazione dell’attività lavorativa;
- reddito annuo non superiore agli 8.000 euro per i lavoratori dipendenti o parasubordinati e ai 4.800 euro per quelli autonomi.
Requisiti contributivi per l’accesso all’APE sociale
Veniamo, adesso, ai requisiti contributivi, che variano in base alla categoria di appartenenza:
- 30 anni per i disoccupati di lungo corso, per i caregiver e gli invalidi dal 74%;
- poi, 36 anni per gli addetti ai lavori gravosi;
- 32 anni per gli operai edili, i ceramisti e i conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta;
- inoltre, per le donne, ci sono ulteriori riduzioni del requisito contributivo, pari a 1 anno per figlio, con un massimo di 2.
Si consideri, inoltre, che quest’anno la Legge di Bilancio ha esteso la platea dei potenziali beneficiari dell’APE sociale. In particolare, per i disoccupati di lungo corso è stata eliminata la condizione del decorso del trimestre, in stato di disoccupazione. Invece, per i lavoratori cosiddetti gravosi, è stato ampliato l’elenco delle professioni rientranti nella categoria. Per i soggetti elencati, quindi, è necessario presentare domandare entro il 31 marzo per accedere all’APE sociale, anche se, in pratica, lo si potrà fare anche dopo. Il 31 marzo, infatti, rappresenta solo la prima finestra utile.
Attenzione perché il 31 marzo scade la domanda per la pensione anticipata con l’APE sociale, con verifica dei requisiti anagrafici e contributivi 2022
Veniamo, adesso, al tipo di assegno che si percepisce accedendo a questa opzione. Esso, nella specie, è pari all’importo della rata mensile della pensione, calcolata al momento dell’accesso alla discorrenda opzione. Il tetto massimo è di 1.500 euro mensili lordi, non rivalutabili. Inoltre, il trattamento è incompatibile con l’indennità di disoccupazione e con qualsiasi altra tipologia di pensione diretta. L’indennità, inoltre, è equiparata, sul piano fiscale, al reddito di lavoro dipendente, quindi dà diritto alle relative detrazioni. La procedura per ottenerla è la medesima dello scorso anno. Occorre, cioè, presentare due domande all’INPS, ossia:
- l’istanza di verifica delle condizioni, per verificare che ricorra una delle condizioni previste dalla legge;
- e l’istanza di accesso alla prestazione.
A quel punto, l’INPS, ricevuta l’istanza, verificherà la sussistenza delle condizioni oggettive, inclusa la disponibilità di fondi. In seguito, comunicherà al lavoratore la prima decorrenza della prestazione o il rifiuto dell’istanza, per mancanza dei requisiti. Pertanto, coloro che soddisfano tutte le condizioni, devono fare attenzione perché il 31 marzo scade la domanda e devono affrettarsi nella presentazione dell’istanza.
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