Facendo una passeggiata per Vienna, è facile imbattersi in targhe commemorative, statue e musei dedicati a Ludwing Van Beethoven. Beethoven, infatti, visse a Vienna per molti anni e, gran parte del suo successo lo costruì in questa città. A Vienna, Beethoven morì il 26 marzo 1829 e una targa affissa sui muri di una chiesa in Alserstrasse ricorda il giorno dei funerali, il 29 dello stesso mese.
Come molti sanno, Beethoven era diventato sordo ancora molto giovane (tra i 25 e i 35 anni, sebbene non sia possibile risalire al periodo esatto della sua sordità). Per un musicista era un problema enorme. Si è cercato di capire le cause della sua sordità, facendo delle diagnosi a partire dai suoi manoscritti e dalle sue parole. Secondo quanto riportato in Beethoven’s Deafness, the Defiance of a Genius (Bento RF, 2009), uno dei sintomi annotati da Beethoven poteva ascriversi ad acufeni (con un rumore tipo squittio).
Ci siamo già occupati di acufeni o tinniti (sono sinonimi) e abbiamo descritto come la comparsa di questo fastidioso problema dell’udito, possa essere un sintomo di demenza precoce. Non si tratta di un caso isolato. È sempre più evidente che la comparsa di tinnito si accompagna a problemi più generali e invalidanti. Per esempio, i maschi dovrebbero imparare ad ascoltare il proprio corpo e capirne i mutamenti. Attenzione, perché gli uomini che soffrono di acufeni potrebbero avere problemi più intimi.
Macchine da scrivere, grilli e alfabeto morse
L’acufene è la percezione di un suono fantasma in assenza di un corrispondente stimolo uditivo esterno. Si tratta di un enigma scientifico e clinico i cui meccanismi non sono del tutto chiari. Le sue manifestazioni sono molto eterogenee, i suoni che vengono percepiti cambiano da paziente a paziente (scrosci, fischi di altezza e frequenza diversi, suoni). Un tipo di acufene viene definito “typewriter” (macchina da scrivere) perché è l’analogia che i pazienti usano per descrivere i rumori che sentono. Usano anche, come termine di paragone, suono di grilli, codice Morse o mitragliatrice.
Per chi non ne è affetto, si immagini di sentire in maniera persistente, continua, di notte e di giorno, in vacanza o al lavoro un rumore che non si riesce a zittire. È un sintomo debilitante con importanti effetti anche psicologici.
Attenzione perché gli uomini che soffrono di acufeni potrebbero avere problemi più intimi
Secondo un importante studio pubblicato di recente (Cheng YF et al, 2021), il tinnito nei maschi è fortemente associato a disfunzione erettile. È una condizione che interessa l’apparato riproduttore maschile in uomini con più di 40 anni e può essere considerata una malattia psicosomatica. Ha infatti importanti ricadute sui rapporti interpersonali e familiari, sull’umore, sulla qualità della vita e sull’autostima.
Gli ormoni maschili, in particolare il testosterone, potrebbero avere un ruolo nell’associazione tra acufene e disfunzione erettile. Recettori per gli ormoni infatti sono stati trovati, oltre che nell’apparato riproduttore, anche a livello dell’orecchio interno. Inoltre, problemi vascolari e circolatori, potrebbero interessare entrambi gli organi nelle loro disfunzioni. L’insorgenza di tinnito pertanto dovrebbe essere riferita al proprio medico come sintomo di problemi più generali.
Per finire: sembrerebbe che Beethoven fosse affetto da otosclerosi come riportato nei riferimenti precedenti. Non sappiamo se fosse affetto anche da disfunzione erettile.