Attenzione perché cuocere la carne rossa in questi 2 modi aumenta il rischio di tumore

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Un luminare dell’oncologia, il professor Umberto Veronesi, ha sempre sostenuto che la prevenzione contro il cancro parte dalla dieta. Quello che ingeriamo diventa la materia prima con cui costruiamo il nostro organismo. Cibi di scarsa qualità rischiano di generare infiammazioni e mutazioni delle cellule e degli organi interni. La raccomandazione, vera in assoluto, è ancor più valida se parliamo di tumore al colon e al retto, i cui legami con l’alimentazione sono indissolubili.

Negli ultimi anni, l’oncologia ha individuato la carne rossa come uno dei principali fattori di rischio tumorale. Questo non significa che vada eliminata del tutto, ma che è bene limitarne il consumo e soprattutto badare al metodo di cottura. Dobbiamo fare attenzione perché cuocere la carne rossa in questi 2 modi aumenta il rischio di tumore. Vediamo insieme quali sono i metodi di cottura da evitare e quali, invece, i migliori per la salute.

Attenzione perché cuocere la carne rossa in questi 2 modi aumenta il rischio di tumore

Nel 2015 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che la carne rossa è cancerogena e la carne rossa trasformata altamente cancerogena. La carne rossa trasformata è tutta quella carne che ha subito un processo di trasformazione per migliorarne il sapore (affumicata, salta, fermentata, ecc.). Quanto affermato viene confermato anche dal World Cancer Research Fund. Inoltre, durante gli studi del progetto Epic, l’istituto di ricerca ha esteso i rischi dell’assunzione di carne rossa anche alle malattie cardiovascolari.

Un fattore che incide notevolmente sulla rischiosità di queste carni è la cottura. Cuocere la carne rossa sulla griglia o al barbecue ne aumenta l’effetto cancerogeno. Questo perché, esposta alle alte temperature della fiamma, la carne produce amine eterocicliche e gli idrocarburi policiclici aromatici. Questi composti chimici innalzano il notevolmente il rischio oncologico.

Come preparare la carne rossa per limitare i rischi oncologici

Per limitare la “pericolosità” della carne rossa è bene adottare metodi di cottura sani. Tra questi ne spiccano sicuramente due: la cottura al vapore e la cottura al forno. Inoltre, è sempre bene consumare la carne con un contorno abbondante di verdure. Le fibre contrastano l’assorbimento dei componenti nocivi per l’organismo. Ultima accortezza: non eccedere mai nelle porzioni. Un etto di carne rossa è già una porzione sufficiente (per le carni rosse trasformate, ne bastano 50 grammi).

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