Sono 32 milioni gli italiani, che utilizzano integratori alimentari. Un numero enorme, pari al 65% della popolazione adulta. Nel 2019 le prescrizioni mediche – si legge nella quinta indagine sul settore elaborata dal Centro Studi di FederSalus – sono state 28,6 milioni.
Gli italiani, insomma, sono un piuttosto inclini ad affidarsi alle “pillole miracolose”. Ma non sempre questi preparati sono efficaci. L’unica vera certezza che abbiamo è che comportano una spesa. Ma qualche volta anche uno spreco di denaro. Vediamo perché con gli esperti di Salute di Proiezioni di Borsa.
Un mercato da 3,6 miliardi di euro
Venduti principalmente in farmacia, gli integratori alimentari sono la seconda categoria di prodotti più venduti dopo il farmaco su prescrizione.
Durante la pandemia è molto aumentato l’uso di integratori a scopo “protettivo”. C’è un gran desiderio di aumentare in qualche modo le nostre difese immunitarie.
Il clima di paura e di ansia nei confronti di un possibile nuovo lockdown, da qui a Natale, fa accelerare questo genere di acquisti.
FederSalus riferisce che, durante la pandemia della scorsa primavera, le vendite di preparati a base di vitamina C sono schizzate del 237,8% rispetto all’anno precedente. Le vendite di preparati per il benessere respiratorio, considerando l’analogo periodo del 2019, sono aumentate del 75,2%. Infine, le vendite di preparati immunostimolanti sono salite, in un anno, del 64,5%.
Gli integratori vantano una provata efficacia o no?
Chiariamo bene che gli integratori alimentari, sia di vitamine che quelli immunostimolanti, non sono farmaci e non curano patologie. Perciò, non devono esibire verifiche di efficacia, spiegano i ricercatori del CREA (ente pubblico per la promozione della corretta nutrizione).
Non esistono, ad oggi, integratori accreditati per combattere le infezioni e aumentare le difese immunitarie. Neanche quelli a base di vitamina C.
Paradossalmente, chi li assume si lascia andare a comportamenti sbagliati. Come evitare le precauzioni che ci vengono ripetute ogni giorno: distanziamento, mascherina, lavaggio delle mani e sanificazione degli ambienti.
Attenzione gli integratori alimentari “immunizzanti” possono risultare tossici
I nutrizionisti ci mettono, però, in guardia sul fatto che questi prodotti, se presi in dosi eccessive, possono risultare tossici.
Non bisogna esagerare con le capsule di vitamina A, di magnesio o di calcio, ma bisogna attenersi scrupolosamente alle indicazioni dei medici. Perché in tali preparati, questi elementi raggiungono una concentrazione molto più alta di quella presente nel cibo.
Attenzione gli integratori alimentari “immunizzanti”, possono risultare tossici. Attenzione, in particolare, a quelli venduti su internet, specialmente se promettono immunità miracolose.
Potrebbero contenere componenti che interferiscono negativamente con i farmaci che si stanno già prendendo. Occorre, dunque, sempre consultare il medico prima di farne uso. E anche prima di somministrarli incautamente ai bambini o a donne gravide o alle prese con l’allattamento.