Il nostro corpo, se sano, è una macchina perfetta. Ogni singolo centimetro, ogni cellula concorre a mantenerlo in salute e in forma. Tutti gli organi sono interconnessi e a sostenere il corpo c’è l’apparato muscoloscheletrico, ossia, muscoli e ossa. Con l’andar del tempo, con l’invecchiamento naturale o a causa di malattie, qualcosa potrebbe non svolgere al meglio le sue funzioni. Visite e analisi specifiche mettono in luce i problemi e i medici cercheranno di contrastare al meglio dolori e patologie.
Tra le malattie che possono colpire soprattutto le donne dopo i 40 anni c’è l’artrosi alle mani. Purtroppo non soltanto provoca dolore ma anche disagi di vario tipo. L’artrosi è causata dalla degenerazione delle cartilagini delle ossa presenti nelle dita. Tra le forme più gravi, oltre al dolore, abbiamo quella che deforma la base del pollice e le dita. Anche i tendini ne sono coinvolti e ciò comporta la difficoltà ad afferrare qualcosa, a scrivere, a compiere tutti gli atti quotidiani che si fanno proprio con le mani.
Attenzione all’uso esagerato di questi strumenti perché possono provocare o peggiorare la fastidiosa artrosi alle mani
In molti ormai, quasi quotidianamente, usiamo degli strumenti molto utili quali il personal computer e i tablet. Per lavoro o per svago oppure per cercare delle notizie o ricette, a qualsiasi età questi dispositivi fanno parte delle nostre abitudini. Quando, però, scriviamo al PC, assumiamo spesso una posizione scomoda e innaturale. L’uso continuativo delle dita sulla tastiera, sul mouse e la pressione esercitata sui polsi, fanno sì che, a lungo andare, in alcuni soggetti possano insorgere dei problemi. In particolare, per l’uso del mouse, un’infiammazione all’indice e al gomito; per la tastiera, la rizoartrosi, la degenerazione della cartilagine del pollice o un peggioramento di eventuale artrosi preesistente alle dita. Quindi, attenzione all’uso esagerato di questi strumenti perché possono provocare o peggiorare la fastidiosa artrosi alle mani.
Prevenzione dell’artrosi alle mani
Per prevenire o rallentare i progressi di questa malattia, sarebbe bene sistemare la seduta davanti al PC o all’eventuale tablet in modo da stare comodi. Lo schermo dovrebbe essere all’altezza dello sguardo, la tastiera a una distanza né troppo vicina né lontana dal busto. In commercio ci sono dei poggiapolsi che aiutano a scaricare la tensione sotto ai pollici. Inoltre, dopo qualche ora di lavoro, è necessario alzarsi e sgranchirsi la schiena, le gambe e le mani, con movimenti dolci. Ad esempio, si può poggiare una mano alla volta su un piano e cercare di sollevare le dita, una per volta, partendo dal mignolo, oppure, lasciando il pollice fuori, provare a chiudere il pugno e ad aprirlo. Per quanto riguarda l’alimentazione, da prediligere, ad esempio, cavoli, lattuga, spinaci, ananas, tè verde, olio extravergine d’oliva e curcuma per le loro proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.