Attenzione all’SMS della banca che avvisa di una possibile truffa, perché non è detto che sia la banca ma i truffatori per rubare soldi e dati

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Il messaggio di truffa da parte della banca si è trasformata in una truffa ai danni del cliente. È questo uno dei tanti casi affrontati dall’Arbitrio Finanziario Bancario del Collegio di Torino. In effetti si tratta di un caso che negli ultimi giorni è tornato alla ribalta e in molti ricevono un SMS simile. Quindi, bisogna fare molta attenzione all’SMS della banca che avvisa di una possibile truffa, perché non è detto che sia la banca ma i truffatori per rubare soldi e dati. Analizziamo il caso per capire cosa fare e cosa ha deciso il Collegio in merito.

Attenzione all’SMS della banca che avvisa di una possibile truffa, perché non è detto che sia la banca ma i truffatori per rubare soldi e dati

Il caso affrontato dall’Arbitro Finanziario Bancario nella decisione n. 5074 del 26 febbraio 2021, riguarda un ricorrente che ha subito un furto. In sintesi, il 28 maggio 2020 il ricorrente, alle ore 14,16 ha ricevuto un SMS riconducibile alla sua banca. Il messaggio avvisa il cliente di un tentativo di truffa a suo danno. Nel messaggio si invita il cliente a mettersi in contatto con il sistema di sicurezza.

E fin qui la prassi sembra solita. Il ricorrente chiama l’operatore e procede secondo le istruzioni per bloccare le carte di pagamento. In data 31 maggio il ricorrente è ricontattato dalla banca per un tentativo di pagamento non riuscito. In questa occasione ha scoperto che le carte di pagamento non erano bloccate ma operative. Inoltre, ignoti avevano effettuato un’operazione fraudolenta di 800 euro a suo danno senza nessun avviso di allert.

Il ricorrente è rimasto vittima di una sofisticata frode informatica (spoofing). I truffatori hanno utilizzato il recapito ufficiale della banca per il codice di blocco e gli SMS. Il cliente in data 31 maggio 2020 ricorre contro la banca in quanto non poteva evitare la frode realizzata con numeri stessi della banca. Ma la banca risponde con un riscontro negativo. Allora si rivolge all’Arbitro Finanziario Bancario del Collegio di Torino.

La decisione del Collegio di Torino

Bisogna fare molta attenzione all’SMS della banca che avvisa di una possibile truffa, perché non è detto che sia la banca ma i truffatori per rubare soldi e dati. Infatti, il Collegio di Torino, solo un’attenta analisi, anche molto compressa perché gli elementi presentati non permettevano di svolgere approfondimenti, accoglie il ricorso.

Nella decisione pubblicata sul sito ABF si legge che la truffa è assai insidiosa.

Il Collegio ha deciso che a prescindere della supposta o vera colpa del cliente, ne accoglie integralmente il ricorso. Obbligando il rimborso da parte della banca della somma di 800 euro oltre interessi legali dalla data di presentazione del ricorso.