Attenzione alle truffe: pubblicato il nuovo vademecum dell’INPS

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Perché può essere utile consultare il nuovo vademecum dell’INPS? Semplice ma fondamentale: per fare attenzione alle truffe. La diffusione della tecnologia online e la possibilità di eseguire pratiche in via telematica apre la porta ai malintenzionati. In questa guida vedremo quindi come difendersi.

L’insidia delle truffe telematiche: i rischi del phishing

Per phishing (letteralmente “pesca”) si intende la pratica fraudolenta messa in atto da malintenzionati ai danni degli utenti del web. Inserendo le proprie credenziali, rispondendo agli sms o aprendo allegati misteriosi, ci si espone al furto di identità o di dati bancari.

L’INPS, da sempre attento ai propri iscritti, ha pubblicato quindi un utile vademecum per aiutare gli utenti a riconoscere ed evitare queste situazioni.

Attenzione alle truffe: pubblicato il nuovo vademecum dell’INPS. Email sospette

La prima segnalazione che l’INPS fornisce ai propri iscritti, è quella dei link nelle email. Quando si effettua una richiesta online, cosa che in questo periodo è accaduto frequentemente, si può ricevere una risposta da una falsa email.

Attenzione però, avverte l’INPS, a due fattori chiave:

a) in primo luogo al mittente. Spesso non si fa caso all’indirizzo da cui arrivano le mail, che deve essere quello istituzionale;

b) in secondo luogo ad eventuali link inseriti nel corpo della mail. Mai cliccarci sopra!

In sostanza l’INPS mette in guardia dall’invio di posta fasulla. Soprattutto, ricorda come non si debbano mai fornire dati sensibili come coordinate bancarie o password. L’INPS, conclude, non chiederebbe mai questi dati con una mail.

Gli SMS

Attenzione alle truffe: pubblicato il nuovo vademecum dell’INPS. I malintenzionati, sfruttando il periodo di emergenza contingente, potrebbero anche inviare falsi SMS spacciandosi per l’INPS. Come riconoscere questi tentavi di frode? L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale risponde anche in questo caso e stila un elenco di comportamenti sospetti:

a) non esistono bonus oltre quelli già erogati: se arriva un SMS che ne tratta, è falso;

b) non si devono aprire allegati in alcun caso;

c) non si devono mai scaricare app attraverso i link all’interno dei messaggi.

Le truffe via telefono non finiscono con gli SMS. Finti sedicenti funzionari possono arrivare a telefonare o presentarsi al domicilio, spesso di anziani, proponendo prestiti convenzionati. Allo stesso modo potrebbero chiedere di fornire i dati personali per aggiornare la posizione con l’INPS di ignari malcapitati. Nel caso, è bene denunciare la cosa.

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