Attenzione alla querela per diffamazione per questo comportamento

diffamazione sui social

I comportamenti cui oggi dobbiamo fare molta attenzione sono soprattutto quelli connessi all’uso dei social network. Online ci sentiamo spontanei e disinvolti. Non ci sembra che il codice penale possa applicarsi ad un mezzo di comunicazione così fluido e scorrevole. Invece, sui social, non facciamo altro che manifestare i nostri pensieri ed opinioni. Inoltre commentiamo opinioni, foto  e materiali altrui. La manifestazione del nostro pensiero è allora soggetta agli stessi limiti in cui incorrerebbe se avvenisse con strumenti più tradizionali.

Attenzione, allora, alla querela per diffamazione per questo comportamento. Le sentenze, infatti, ci ricordano che si può commettere il reato di diffamazione anche a mezzo social. È, quindi, applicabile l‘art. 595 del codice penale, che i giudici adattano al particolare mezzo dei social.

La norma prevede che chiunque, comunicando con più persone, offenda l’altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a euro 1.032,00.

Attenzione alla querela per diffamazione per questo comportamento

Il codice penale ci fa chiaramente capire che sui social  esiste sempre il presupposto base della diffamazione.

Infatti online comunichiamo costantemente con più persone. Anzi, comunichiamo con un numero potenzialmente infinito di persone. I nostri post possono, infatti, essere ripresi e postati all’infinito anche da persone che noi non conosciamo.

Il presupposto per il reato di diffamazione, quindi, c’è sempre. Allora dobbiamo fare attenzione a non cadere in quei comportamenti che, secondo la norma, costituiscono l’essenza di quel reato.

Non dobbiamo offendere la reputazione altrui. Attenzioni, pertanto, ai commenti. Attenzione a non farsi sfuggire espressioni offensive.

Dobbiamo anche evitare commenti che, senza essere espressamente offensivi, possano comunque screditare quel soggetto.

Infatti, la reputazione è la dignità che una persona ha nell’opinione altrui. Sono, quindi, passibili di querela per diffamazione quelle esternazioni che possano peggiorare l’opinione che la collettività ha di quella persona.

La diffamazione può avere ad oggetto le opinioni politiche, religiose, sociali o professionali del soggetto che stiamo inconsapevolmente offendendo.

Quindi, occorre fare attenzione al contenuto generale delle opinioni che divulghiamo. Non è sufficiente che nei nostri post non ci siano offese esplicite.