Attenzione alla casa dei sogni acquistata dal costruttore.
Tra bonus e superbonus, la casa dei sogni diventa più a portata di mano. L’acquisto di un appartamento o di una villetta a schiera è, inoltre, un investimento che presenta alcuni indiscutibili vantaggi. Soprattutto sul piano della personalizzazione, dei confort e della modernità dal punto di vista abitativo ed energetico. Ma comporta anche alcuni rischi: ed è bene assumerseli consapevolmente. Ecco le situazioni da evitare, secondo l’Ufficio Studi di Proieizionidiborsa.
Il vantaggio dell’acquisto sulla carta
Un costruttore che ha acquistato un terreno punta a vendere tutti gli immobili (appartamenti, villette a schiera o indipendenti) prima di iniziare i lavori. Perché solo così ha a disposizione tutti i fondi necessari per portare a termine l’opera. Nel contratto preliminare tra ditta costruttrice e cliente, si stabiliscono tempi e modi dei pagamenti, subordinati all’avanzamento dei lavori. Questa è una soluzione utile anche per chi ha già disponibili tutti i capitali sufficienti per concludere l’acquisto. Si possono investire a reddito fisso, mentre i lavori procedono. L’acquisto sulla carta talvolta permette un risparmio interessante sul prezzo finale dell’immobile (tra il 10 e il 15%) e leva di mezzo gli intermediari.
Il rischio della scrittura privata
Il rischio da assumersi è quello di controllare bene da chi si acquista, prima di farlo. Se l’impresa è troppo piccola o mal gestita e dichiara fallimento, si rischia di perdere le somme versate. Specialmente quando l’acquirente accetta di non andare dal notaio per gestire il preliminare (avvalendosi delle tutele previste dal decreto legislativo 122 del 20 giugno 2005). Pensare solo a risparmiare e pagare firmando una semplice scrittura privata è un grave errore. Meglio rinunciare a qualche finitura o acquistare mobili più modesti, piuttosto. Perché fino alla stipula del rogito, infatti, la casa resta di proprietà del costruttore e solo alcuni creditori possono salvarsi. Per capirci: la banca che ha prestato i fondi alla ditta per acquistare il terreno, si rifà sul terreno. L’acquirente della villetta a schiera o del bilocale, invece, perde tutti gli anticipi versati.
Attenzione alla casa dei sogni acquistata dal costruttore
Il preliminare stipulato dal notaio, ai sensi del decreto 122, prevede che il costruttore sottoscriva una fidejussione bancaria. L’importo deve corrispondere a quelli pagati da chi acquista, ad ogni saldo. Sono escluse solo le somme che per esplicito accordo tra le parti verranno erogate da terzi, per esempio una banca mutuante. E i contributi pubblici, che hanno un loro sistema di garanzia. In tal modo se il costruttore fallisce, l’acquirente recupera le somme versate. Anche se non subito ovviamente. Alla fine di un iter che dura qualche anno.
E poi ci vuole una polizza
Attenzione alla casa dei sogni acquistata dal costruttore. Qualche volta i problemi, per chi acquista direttamente dall’impresa, arrivano anche quando la casa è stata rogitata, consegnata e la si abita da anni. Il decreto 122 obbliga il costruttore a contrarre una polizza assicurativa decennale. Deve consegnarla all’acquirente davanti al notaio, durante la sottoscrizione del preliminare. Questa polizza copre per dieci anni dalla fine dei lavori e copre i danni materiali all’immobile, ma anche i danni a terzi. Infine, copre anche i gravi difetti costruttivi, a causa di cedimenti del suolo o delle opere edili eseguite, anche se si manifestano dopo la stipula del rogito.