Negli ultimi giorni, la Regione Lazio ha segnalato dei fenomeni sospetti di truffa, consumatisi ai danni dei titolari del Reddito di Cittadinanza. Questi ultimi, per legge, vengono convocati presso i Centri per l’Impiego, proprio tramite un sms. Il messaggio serve ad informare gli aventi diritto, sul luogo, giorno e ora, in cui dovranno sottoscrivere il Patto per il Lavoro. Sennonchè, questa procedura è stata utilizzata da taluni malintenzionati per carpire l’attenzione degli interessati e derubarli. Attenzione, quindi, a questo pericoloso sms truffa, che potrebbe sottrarre danaro ai titolari del reddito di cittadinanza. L’allarme sulla questione è provenuto da diversi beneficiari del RdC, che hanno segnalato la ricezione del messaggio sospetto. Nella specie, con esso si chiedeva di contattare gli uffici del Centro per l’Impiego al numero 8938930915. Chi ha seguito le istruzioni, temendo altrimenti di incorrere in sanzioni, è rimasto vittima dell’inganno. Sicchè, si è trovato a spendere un bel pò di soldi, inconsapevolmente.
Attenzione a questo pericoloso sms truffa, che potrebbe sottrarre danaro ai titolari del reddito di cittadinanza
Il numero indicato, non è riconducibile ad alcun Centro per l’Impiego territorialmente competente. Infatti, i numeri del CPL della Regione Lazio, iniziano con il prefisso 06 e non già con “893”. Sicchè, come chiarito, la truffa consiste nella sottrazione di danaro conseguente alla chiamata. Questa, è a tariffazione speciale e fornisce indicazioni di carattere informativo sulla questione dell’impiego. A questo punto, vediamo cosa fare per non incorrere nella truffa. Chiaramente, non bisogna chiamare al numero indicato, perchè è a pagamento. Inoltre, per accertarsi che nessun centro per l’impiego ci abbia cercato, possiamo provvedere noi stessi a contattarli. Ciò lo si fa, utilizzando i recapiti degli uffici di zona che potremo rinvenire su internet.
L’attacco hacker alla Regione Lazio
Dà da pensare la circostanza che le segnalazioni delle truffe provengano proprio dalla Regione Lazio. Non a caso proprio la stessa ha subito un attacco hacker nei mesi scorsi. Tuttavia, il suo ufficio stampa ha assicurato che, in quell’occasione, non ci sia stata alcuna sottrazione di dati personali degli utenti. Eppure, gli sms truffa sono diretti proprio ai beneficiari del reddito di cittadinanza e delle politiche attive del lavoro. Comunque, per schermarsi da detto fenomeno, basta cancellare il messaggio sospetto. Se, poi, i tentativi di truffa dovessero continuare, si potrebbe cambiare il numero di telefono cui è collegata la misura.