Quest’estate, come ogni estate, non sottovalutiamo il caldo e i pericoli che può causare. Se non stiamo attenti corriamo grossi rischi che ci potrebbero far finire dritti in ospedale. Usiamo la testa, quindi, e seguiamo le istruzioni che ci vengono date dai servizi si sanità pubblica, le ULSS e dai medici.
Quando è troppo caldo, cosa si rischia e chi è a rischio?
Attenzione, questi pericoli della calura estiva non sono mai da sottovalutare, a maggior ragione se rientriamo in certe fasce più vulnerabili.
L’esposizione ad alte temperature, infatti, è un’aggressione al nostro organismo, che può causare colpi di calore, insolazioni o aggravare malattie croniche. Le fasce più vulnerabili sono i bambini piccoli e le persone anziane, ma anche i portatori di handicap o chi è affetto da malattie croniche. Gli sportivi, anche se non sono considerati una fascia sociale vulnerabile, d’estate sono molto a rischio di colpi di calore e disidratazione.
Non dimentichiamoci mai, infatti, che è fondamentale mantenere il corpo idratato, bevendo tanta acqua e mangiando frutta e verdura in quantità.
I sintomi che possiamo presentare sono: crampi muscolari alle gambe, braccia e ventre, causati dalla carenza di idratazione e sali minerali nel nostro organismo. Altri sintomi sono la stanchezza eccessiva, senso di confusione e insonnia.
Attenzione a non sottovalutare mai questi pericoli della calura estiva
Come affrontare al meglio l’estate? Dentro casa si raccomanda si rimanere nelle stanze più fresche, a tapparelle abbassate, con ventilatore o raffrescatore e farsi spesso una doccia.
Le finestre esposte al sole si devono tenere chiuse con tapparelle abbassate, in modo che il caldo esterno non entri e la sera arieggiare per bene.
Se abitiamo in un luogo troppo caldo, cerchiamo di rimanere almeno due ore al giorno in ambienti climatizzati o freschi. Ad esempio in parchi alberati o a casa di amici.
Evitare assolutamente di uscire o praticare attività sportive durante le ore più calde. Ma questo è valido anche per il giardinaggio e il bricolage.
Per ogni problema contattiamo il nostro medico oppure il Distretto Sanitario o il farmacista.
E non dimentichiamoci di dare assistenza a chi vediamo in difficolta o sappiamo esserlo, soprattutto agli anziani.