Attenzione a chi soffre d’insonnia perché potrebbe avere diritto a un risarcimento

dormire

Una preoccupazione può farci rimandare il momento in cui andiamo a dormire o può svegliarci nel cuore della notte. Così, per ore, ci rigiriamo nel letto, o cerchiamo una distrazione attaccandoci allo smartphone. Il giorno dopo ne paghiamo le conseguenze. Poco male, quando si tratta di una sola notte in bianco. Se l’insonnia dovesse durare a lungo, però, potremmo incorrere in problemi di salute fisica e mentale anche gravi. A questo punto, lavorare potrebbe diventare difficile o addirittura impossibile. Attenzione a chi soffre d’insonnia perché potrebbe avere diritto a un risarcimento.

Lavoro e mancanza di sonno

Dedichiamo gran parte delle nostre giornate al lavoro. È normale, dunque, che lo stress causato da una situazione lavorativa difficile interferisca con il riposo.  Se ci imponiamo ritmi impossibili perché eccessivamente diligenti, possiamo incolpare soltanto noi stessi delle nostre notti bianche. Ma a volte, l’azienda per cui lavoriamo può essere responsabile della scarsa qualità del nostro sonno. In questo caso possiamo, e dobbiamo, intervenire per fare valere i nostri diritti.

Attenzione a chi soffre d’insonnia perché potrebbe avere diritto a un risarcimento

L’azienda in cui lavoriamo, infatti, ha il dovere di garantire la nostra sicurezza fisica, ma non solo: deve tenere in conto anche il nostro benessere mentale ed emotivo. Se siamo soggetti a mobbing, demansionamento o veniamo oberati di compiti, ciò potrebbe avere effetti negativi sulla nostra salute psicofisica. Il sonno potrebbe essere uno dei primi elementi del nostro benessere a cui rinunciamo. Come intervenire, in questi casi?

Innanzitutto, se soffriamo d’insonnia e siamo convinti che l’ambiente lavorativo ne sia la causa, dobbiamo ottenere un certificato medico. Nella struttura pubblica in cui lo chiederemo, dovremo riferire cosa, secondo noi, è responsabile del nostro stato. A questo punto, dovremo dimostrare l’effettiva responsabilità dell’azienda. Se ci imponesse turni massacranti o favorisse un ambiente di abusi, potremmo riuscire a ottenere un risarcimento. Ovviamente prima dovremmo fare causa all’azienda stessa.

Attenzione, però: vale la pena di ripeterlo. Non possiamo rivalerci contro l’azienda se siamo noi la causa del nostro stress. Se, ad esempio, abbiamo lavorato in modo troppo zelante, senza un’esplicita richiesta dei superiori. Come dice il proverbio, chi è causa del suo mal pianga se stesso.

Un’ultima nota riguardo all’usura lavorativa. Ci riferiamo alla condizione di chi è costretto, non per sua volontà, a sottoporsi a turni infiniti o a lavorare senza riposo settimanale. Questo grave stato di stress psicofisico può ovviamente causare l’insonnia. La Corte di Cassazione ha stabilito che chi lo patisce ha diritto a un indennizzo automatico. Non bisognerà, in questo caso, dimostrare di aver subito un danno, perché si darà per assodato.