Un titolo da non prendere assolutamente in considerazione in questo primo scorcio di 2020 è quello del produttore di auto inglese Aston Martin Lagonda (LSE:AML). Il gruppo che produce le supercar tanto amate da James Bond stanno riscontrando sul mercato londinese una frenata senza precedenti. Il titolo infatti rispetto ad ottobre 2018 ha perso oltre il 75% sui listini dei mercati azionari di Londra. Una sbandata deleteria agli affari degli azionisti che non promette nulla di buono.
Lo sbarco Aston Martin Lagonda in Borsa
Il gruppo aveva collocato azioni per 1,08 miliardi di sterline pari al 27,5% del capitale ed era stato valutato 4,33 miliardi di sterline.
Cosa è successo oggi
Che l’andamento non sia dei migliori lo certifica anche lo stesso gruppo. E’ stato lanciato un warning sui risultati 2019.
Ebitda è stato fissato a 135 milioni di sterline, il margine dei ricavi fissato a 13%, le vendite sono scese del 7%. Tutti dati negativi che incidono in modo considerevole sullo stesso titolo in Borsa che non riesce a risalire in nessun modo, segnando continuamente in ribasso.
Strategie future
Ci vuole una svolta. Altrimenti sarà difficile andare avanti. Il mercato delle auto è in piena evoluzione e il gruppo spera che la situazione finanziaria migliori con il lancio sul mercato del SUV di lusso DBX che registra segnali di fiducia con 1800 ordinazioni ai nastri di partenza. Un altro dato non favorevole per l’Aston Martin è il crollo del mercato dell’usato con i prezzi che sono scesi di molto. L’auto che molti sognavano di avere in garage non piace più come una volta.
Nuovi investitori all’orizzonte?
Si vocifera che in un momento di crisi potrebbe approfittarne un miliardario canadese e assicurarsi una buona fetta di azioni della casa automobilistica. Il peso del debito potrebbe far scendere a miti consigli l’attuale dirigenza e cedere il passo o almeno far entrare in squadra nuova finanza per risollevare il marchio caro a James Bond.
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