Primo passo del Family Act. L’assegno unico familiare scatterà a partire dal 2021, ma non il primo gennaio, più probabilmente dal 1 luglio 2021.
L’assegno unico è stato incardinato in settimana al Senato, dopo il via libera della Camera il 21 luglio. Ora si attende la presentazione della bozza della Legge di Bilancio entro il 20 ottobre in Parlamento. Il ministro Gualtieri conferma che l’assegno unico sarà tra le riforme previste nella manovra da 40 miliardi. La manovra prevede anche il taglio del cuneo fiscale, sconto del 30% sui contributi al Sud e aiuti per lavoratori e settori ancora in difficoltà.
Assegno unico per i figli 2021: le ultime novità
Raggiunta l’intesa nel Governo nella notte e saranno stanziati 3 miliardi per l’assegno unico. A regime l’assegno unico familiare costerà 6 miliardi aggiuntivi.
L’assegno unico per i figli a carico unisce tutti i bonus famiglia in un’unica voce. Quindi a partire dal 1 luglio 2021 unirà le norme attualmente in vigore, tra cui assegni familiari, detrazioni per figli a carico, bonus bebè.
Un’altra novità da sottolineare è che il limite d’età per la misura è esteso a 21 anni. La quota erogata dai 18 ai 21 anni sarà minore e corrisposta solo a determinate condizioni. La cifra è ancora da definire, ma dovrebbe aggirarsi intorno ai 200 euro mensili fino a un massimo di 400 euro per figlio.
Verrà gestito dall’Inps che individuerà i beneficiari attraverso la sua banca dati.
Chi può richiederlo?
Riguardo alle ultime novità sull’assegno unico per i figli 2021, entrambi i genitori riceveranno l’assegno mensile o in denaro o come credito d’imposta. Sia che siano dipendenti pubblici, privati o lavoratori con partita Iva. L’erogazione avverrà dal settimo mese di gravidanza al ventunesimo anno di età.
La variazione dell’importo dipende da diversi requisiti che potete trovare qui. Le famiglie destinatarie dovranno possedere cittadinanza italiana o europea, con residenza stabile in Italia da almeno due anni e pagare le tasse in Italia.