Oggi voglio proporre una similitudine tra le aritmie cicliche, cui possono andare incontro i mercati, e le aritmie cardiache.
Il cuore è soggetto ad un preciso ciclo suddiviso in fasi diastoliche e sistoliche e riguardanti le sue diverse componenti, atriali e ventricolari.
Parimenti sui mercati finanziari si alternano fasi di espansione e contrazione, cui partecipano diverse componenti, settori azionari, titoli obbligazionari, e via dicendo.
Nel caso in cui il cuore abbia dei problemi, ad esempio a seguito di malfunzionamento delle sue valvole, presenta delle alterazioni del proprio normale ritmo, rilevabili tramite impulsi elettrici che visualizzano sull’elettrocardiogramma onde anomale.
Parimenti, possiamo rilevare una sorta di elettrocardiogramma dei mercati finanziari, legato alla sua evoluzione ciclica, e cogliendo eventuali segni di anomalia nel suo ritmo.
Da tali anomalie possiamo quindi trarre significative proiezioni della futura evoluzione dei corsi.
Ma come sono messi i principali indici, rispetto a tale tipo di analisi?
Normalmente, anche questo del tutto analogamente a quanto succede per il muscolo cardiaco, le fasi in cui si suddivide la normale evoluzione ciclica di qualsiasi mercato, sono 4, di cui 3 di espansione, ed una di ribasso, salvo che si tratti di ciclo invertito, in cui troviamo un intero ciclo ribassista con il massimo nella prima fase ed il minimo nella quarta.
Un ciclo rialzista è invece caratterizzato, normalmente, da un massimo che si forma nella terza fase.
Da questo punto di vista, quindi, rappresenta un’anomalia il formarsi di un massimo nella quarta fase.
Questo elemento può preludere ad un significativo ribasso, o ad un fenomeno di anticipata fine del ciclo, con conseguenze significativamente rialziste, a seconda di come si conclude quella che dovrebbe essere la quarta fase del ciclo.
Vediamo quindi come sono messi i principali mercati, sotto tale profilo.
Dax: siamo ormai nella quarta fase del ciclo di medio termine, con l’anomalia di un massimo formatosi in tale fase, ed il mercato si presenta al bivio tra troncatura, rialzista, del ciclo precedente e conseguente ripresa, o inversione probabilmente repentina delle quotazioni.
Il comportamento anche di ieri, data segnalata peraltro dalla tecnica dei nuovi setup, farebbe propendere per la seconda ipotesi, ma per avere una conferma, diciamo…dall’elettrocardiogramma ciclico, se così possiamo chiamarlo, occorre attendere la fine del quarto sottociclo.
Eurostoxx: non presenta anomalie cicliche invece l’eurostoxx, con un massimo formatosi come da attese nel suo terzo sottociclo, e con un quarto sottociclo in piena discesa.
Anomala si presenta invece la formazione di un massimo nel quarto sottociclo per il nostrano Ftse Mib, che non dovrebbe conoscere, ciclicamente, significativi spunti rialzisti prima di luglio.
Dow Jones: sta entrando nel suo quarto sottociclo, ed al momento ha formato un massimo proprio sulla zona di confine tra terzo e quarto.
I prossimi giorni saranno quindi particolarmente importanti.
Essendo peraltro in fase di setup segnalata dalle tecniche dei nuovi setup, sarà importante attendere di qui al 22 giugno sui principali mercati, la rottura del massimo o del minimo formatosi in questo intervallo.
Una rottura rialzista potrebbe condurre ad una significativa anomalia ciclica, che spingerebbe al rialzo il quarto sottociclo, mentre una chiusura inferiore al minimo normalizzerà l’evoluzione ciclica verso una fase di potenziale inversione.