Approvata la Riforma costituzionale che prevede il voto al Senato da 18 anni

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Eliminato il paletto dei 25 anni, è stata approvata la Riforma costituzionale che prevede il voto al Senato da 18 anni, come per la Camera. Con un grande passo avanti, il Parlamento ha approvato la Riforma che abolisce i 25 anni per esprimere il proprio voto al Senato. Dalle prossime votazioni voteranno anche coloro che hanno compiuto i 18 anni di età.

Approvata la Riforma costituzionale che prevede il voto al Senato da 18 anni

Fino ad oggi il voto al Senato, in base all’articolo 58 della Costituzione, era riservato solo a chi aveva già compiuto i 25 anni. Mentre i maggiorenni potevano votare solo per la Camera dei deputati. I tempi per l’entrata in vigore sono ancora lunghi, infatti, bisogna attendere tre mesi per l’istituzione del referendum costituzionale. Ma dalle prossime elezioni politiche la nuova Riforma costituzionale sarà in vigore.

Il Senato sulla norma ha ottenuto la maggioranza qualificata. Invece alla Camera si è raggiunta la maggioranza relativa con il 75% dei voti. Quindi, è possibile chiedere il referendum costituzionale da sottoporre agli elettori.

Il referendum costituzionale è confermativo ed è previsto dall’articolo 138 della Costituzione. Lo possono chiedere 5mila elettori e almeno cinque Consigli regionali. Oppure, un quinto dei membri di una delle due Camere.

Inoltre, contrariamente ai referendum ordinari non è indispensabile raggiungere il quorum.

Iter della Legge costituzionale

A riassumere l’iter della Legge costituzionale che permette il voto al Senato anche ai diciottenni, nell’aula di Palazzo Madama, è stato il relatore Dario Parrini. In effetti il 31 luglio 2019 è stata effettuata la prima lettura alla Camera.

Poi, la seconda lettura al Senato il 9 settembre 2020. Infine, lo scorso 9 giugno la deliberazione della Camera dei deputati. Inoltre, è stato modificato l’articolo 58 al primo comma della Costituzione, per consentire la votazione al Senato anche ai diciottenni senza dover aspettare i venticinque anni.

Questo ha prodotto un grande cambiamento dando la possibilità a  4 milioni di italiani di poter esprimere il voto al Senato.