Le imprese chiedono aiuto, ma anche un riconoscimento del loro sforzo per sopravvivere, dare occupazione e restare in Italia. Dove il costo del lavoro non è concorrenziale. E il Premier Draghi ha detto grazie, più volte, a nome dello Stato. È dunque una giornata da ricordare, quella di oggi, piena di orgoglio per tutti. Non è mancata perciò la standing ovation di imprenditori, ospiti e politici per il Presidente del Consiglio, intervenuto all’Assemblea di Confindustria al Palazzo dello Sport di Roma.
Lunga ovazione anche per Figliuolo
Una lunga ovazione è stata tributata anche al generale Francesco Paolo Figliuolo, comandante logistico dell’Esercito, commissario straordinario per le vaccinazioni contro il Covid 19 dal primo marzo scorso. “Dobbiamo evitare nuovi contagi e chiusure, per assicurare la sostenibilità della ripresa – ha detto il presidente del Consiglio – dobbiamo impedire che ci siano altre significative ondate di contagio. Voglio quindi ringraziare ancora una volta gli italiani per la convinzione con cui hanno aderito alla campagna vaccinale. E anche le imprese per l’impegno dimostrato nel cooperare alla sua organizzazione”.
Don’t stop the party
Il numero uno di Viale dell’Astronomia Carlo Bonomi ha aperto il plauso al Presidente del Consiglio, chiedendo alle forze politiche di non sospendere l’azione dinamica e positiva del Governo. Né per frizioni nella coalizione né per manovre sotterranee finalizzate ad agitare il voto elettorale o quello per il ricambio al Quirinale. Draghi nel suo intervento ha approfittato per rivolgersi non solo agli industriali presenti, ma anche all’intero mondo del lavoro, ai pensionati e alle famiglie. Ecco i capisaldi del suo discorso raccolti dalla Redazione Attualità di ProiezionidiBorsa.
Applausi in piedi all’assemblea di Confindustria per il premier Draghi che non alzerà le tasse
“Andiamo avanti per una forte ripresa, il Governo stima un rimbalzo intorno al 6% quest’anno, a fronte del 4,5% ipotizzato a primavera. La crescita che abbiamo davanti deve cancellare la grave caduta del prodotto interno lordo registrata l’anno scorso” ha detto Draghi. “Nel 2020, l’economia italiana si è contratta dell’8,9%. Dobbiamo riprenderci da una delle recessioni più profonde d’Europa. Era dunque inevitabile che alla riapertura si accompagnasse una forte accelerazione dell’attività”. La sfida ora è per il Governo – e per tutto il sistema produttivo e le parti sociali: fare in modo che questa ripresa sia duratura e sostenibile. Perciò voglio riaffermare che il governo da parte sua non ha intenzione di aumentare le tasse”.
Le vulnerabilità della nostra economia riemergeranno
Con le riaperture e la conta dei ‘superstiti’ alla crisi, soprattutto tra le fila delle piccole imprese, le vulnerabilità della nostra economia torneranno a farsi sentire ha aggiunto poi Draghi. “L’Italia si sta rimettendo in piedi dopo una crisi profonda. Dobbiamo dunque attuare una politica di bilancio equilibrata ed efficace. Le conseguenze dello shock economico causato dalla pandemia, a partire dall’aumento dell’indebitamento privato, saranno ammortizzate in molto tempo.
Bisogna preservare la capacità di investire
Applausi in piedi all’assemblea di Confindustria per il premier Draghi che non alzerà le tasse. Alcune misure straordinarie, come la moratoria sul credito bancario, hanno nascosto diverse vulnerabilità del nostro sistema economico. Nel breve tempo purtroppo sono destinate a riemergere. Dunque la fiducia nel sistema riposta nelle nostre famiglie e nelle imprese è elevata, ma fragile. “La priorità deve essere quella di preservare la nostra capacità di spesa e nella nostra volontà di investire”.
La transizione ecologica è una necessità
“In questo momento i soldi si danno e non si prendono. Ma per finanziare grandi progetti. Come la transizione ecologica, che non è una scelta ma una necessità”. Dobbiamo tenere conto della capacità di riconversione delle nostre strutture produttive, incalza il premier. “Lo Stato deve fare la sua parte nell’aiutare cittadini e imprese a sostenere i costi di questa trasformazione. Prestando particolare attenzione alle necessità delle fasce più deboli della popolazione”.
Lo stato taglierà le bollette
Il Governo ha deciso perciò di eliminare, per l’ultimo trimestre dell’anno, gli oneri di sistema dalle bollette del gas, per tutti. Ma anche quelli dell’elettricità per dare sollievo alle famiglie e piccole imprese che saranno vessate dai rincari. Il premier ha sottolineato che, senza questo intervento del Governo, “nel prossimo trimestre il prezzo della luce doveva salire del 40%, mentre quello del gas avrebbe sfiorato il 30%”. Questo intervento costerà allo Stato oltre tre miliardi di euro, che si aggiungono agli 1,2 miliardi già impiegati a giugno nella stessa direzione.
Ma le imprese devono fare di più
Draghi conclude il suo intervento con un appello: “La mia presenza oggi è un ringraziamento a tutte le imprese e ai loro lavoratori. Per la vostra capacità di reagire e innovare, in anni molto difficili per la nostra società. Ma ora vi chiedo di fare di più. Vorrei che la pagina che state scrivendo oggi con il vostro impegno fosse ricordata come un momento storico. Nessuno può chiamarsi fuori. Sono certo che sarà una pagina di cui l’Italia andrà fiera.”