Gli abbonati di Netflix si sono ormai abituati alla piacevole consuetudine di scoprire film praticamente sconosciuti, ma particolarmente avvincenti. L’azienda americana tra le più importanti della televisione in streaming si è fatta ormai la fama di talent scout cinematografica. Come dimenticare in primis il successo clamoroso de La Casa di carta. Quella che sembrava essere una pellicola spagnola di secondo piano è diventata una vera e propria icona delle nuove serie televisive. Ma un altro successo in cui ha creduto Netflix è stato Vikings, per gli appassionati di storia, che proprio in questi giorni si stanno seguendo il seguito di Valhalla. Non è una serie TV, ma un film, angosciante e tetro ma assolutamente da vedere, quello che proponiamo oggi ai nostri Lettori e che ci ha appassionato nella sua visione.
Tra i ghiacci infiniti della Svezia per una pellicola che incolla alla poltrona
Appartiene decisamente alla categoria apocalittica, il film “Il Granchio nero”, diretto abilmente dal regista Adam Berg. Un’atmosfera “noir” per tutta la durata della pellicola, circa due ore, che ha fatto incetta di premi in tutta la Scandinavia e il Nord Europa. Questo giovane regista, che viene dalla realtà pubblicitaria e dalle riprese delle multinazionali hi tech, dopo aver conquistato preziosi riconoscimenti personali del settore. Il Granchio nero racconta la storia di una squadra selezionata di soldati che deve compiere una missione disperata tra le linee nemiche. In palio ci sarebbe, secondo i superiori, addirittura la salvezza del Mondo intero. E qui ci fermiamo con la trama per non anticipare nulla ai nostri Lettori.
Angosciante e tetro ma assolutamente da vedere questo travolgente film su Netflix che in pochissimi giorni ha totalizzato milioni di spettatori
Anticipiamo subito che la pellicola è vietata ai minori di 14 anni, per alcune scene abbastanza crude durante i combattimenti. È un film d’azione, con tanto movimento e, soprattutto delle riprese magnifiche in mezzo all’aurora boreale. Una squadra di soldati scelti che pattinano per chilometri sui laghi svedesi ghiacciati. Quasi sempre al buio, per non farsi intercettare dal nemico, e in un’atmosfera di poca solidarietà tra di loro e tanta voglia di finire la missione. Sul film incombe un’atmosfera angosciante e drammatica fin dal primo minuto e che arriva fino all’ultimissima scena finale. Proprio questa pressione psicologica si avverte direttamente guardando il film. Decisamente bravo il regista Adam Berg che riesce a coinvolgere lo spettatore in un film dalla trama non originale alla fine e abbastanza scontata. Un film in cui i buoni sono cattivi e i cattivi ancora più feroci.
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