Settimana scorsa scrivevamo Con un uno-due micidiale l’euro mette KO l’arrembante dollaro. La reazione della moneta verde, però, non si è fatta attendere spingendo il cambio in area 1,205. Tuttavia, ancora una volta l’euro riesce a respingere gli attacchi del dollaro americano.
La moneta unica europea è riuscita a resistere agli attacchi del dollaro grazie ai dati proveniente da oltreoceano. Dopo che settimana scorsa i dati sui payroll hanno mostrato una crescita dei posti di lavoro creati ad aprile decisamente inferiore rispetto all’aumento di quasi un milione previsto dagli economisti, questa settimana due dati hanno affossato il dollaro.
Le vendite al dettaglio, dopo una crescita di oltre il 10% a marzo, sono rimaste invariate ad aprile. C’è, però, un altro dato che maggiormente ha influito sulla debolezza del dollaro. I prezzi al consumo hanno visto il maggiore incremento da 12 anni a questa parte. Mentre la Fed si è impegnata a mantenere bassi i tassi di interesse anche se l’inflazione aumenta, alcuni operatori hanno scommesso che la Fed sarà costretta ad agire prima del previsto, rendendo il dollaro più attraente. Vedremo nelle prossime settimane come evolverà l’andamento del cambio euro dollaro.
Ancora una volta l’euro riesce a respingere gli attacchi del dollaro americano: Le indicazioni dell’analisi grafica
Il 7 maggio la chiusura del cambio euro dollaro (FXEURUSD) è stata a 1,2144 in rialzo dello 0,55% rispetto alla seduta precedente. La settimana, invece, si è conclusa con un ribasso dello 0,18%.
Time frame settimanale
La settimana ha avuto la strana evoluzione di cui abbiamo già ampiamente parlato. Dopo un tentativo di prendere il controllo da parte dei ribassisti, tutto è rientrato nella norma di uno scenario rialzista. Sul time frame settimanale, infatti, solo una chiusura inferiore a 1,2 farebbe invertire al ribasso la tendenza in corso. In caso contrario la salita potrebbe continuare verso gli obiettivi di prezzo indicati in figura.
Le linee oblique rosse rappresentano i livelli di Running Bisector; le linee orizzontali i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione. Sulla sinistra è mostrato il volume per ciascun livello di prezzo. Il pannello intermedio riporta il segnale di BottomHunter. Il minimo sul time frame considerato è segnato quando è uguale a 1. Il pannello dei volumi mostra il volume scambiato per ciascuna barra confrontato con una media mobile esponenziale zero lag a 20 periodi. Nel pannello inferiore è mostrato lo Swing Indicator che mostra i segnali al rialzo e al ribasso sullo strumento in questione.
Time frame mensile
La chiusura di aprile ha visto rompere la resistenza in area 1,2007. Si dovrebbe, quindi, partire al rialzo verso gli obiettivi indicati in figura.
Solo una chiusura mensile inferiore a 1,162 farebbe precipitare l’euro verso la parità.