Ancora un piccolo sforzo e i semi del rialzo piantiti negli ultimi mesi potrebbe far nascere l’albero del rialzo sul titolo Banco Desio e della Brianza. Si può così riassumere l’andamento degli ultimi mesi di Banco Desio e della Brianza. Il titolo, infatti, dal mese di giugno si sta muovendo in una fase laterale che potrebbe essere quasi giunta al termine.
Prima di occuparci dell’analisi grafica, però, diamo un’occhiata alla valutazione del gruppo.
Da un’analisi della valutazione basata sui multipli di mercato si vede che sia utilizzando il PE (rapporto prezzo/utili) che il Price to Book ratio, il titolo è sottovalutato rispetto alla media del settore bancario. Ci sono, quindi, spazi di apprezzamento.
D’altra parte il 2021, dopo un disastroso 2020, sta mostrando segni di netto miglioramento. Ad esempio, l’azienda ha riportato un forte risultato del secondo trimestre con un miglioramento degli utili, dei ricavi e dei margini di profitto.
Ricavi: 81.0 milioni di euro (in aumento del 15% rispetto al secondo trimestre del 2020).
Utile netto: 16.8 milioni di euro (in aumento del 274% rispetto al secondo trimestre 2020).
Margine di profitto: 21% (in aumento dal 6,4% del secondo trimestre 2020).
Da notare che negli ultimi 3 anni, in media, l’utile per azione è sceso del 12% all’anno, ma il prezzo delle azioni della società è aumentato del 14% all’anno, il che significa che è ben al di sopra degli utili. Fare, quindi, attenzione.
Ancora un piccolo sforzo e i semi del rialzo piantiti negli ultimi mesi potrebbe far nascere l’albero del rialzo sul titolo Banco Desio e della Brianza: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo Banco Desio e della Brianza (IT:BDB) ha chiuso a 3,18 euro la seduta del 14 ottobre invariato rispetto alla seduta precedente.
Time frame settimanale
Come si vede dal grafico il titolo è praticamente immobile da giugno. Tuttavia, la settimana in corso potrebbe vedere la rottura del primo ostacolo, area 3,13 euro, lungo il percorso rialzista che porta al I obiettivo di prezzo in area 3,46 euro. A seguire, gli obiettivi si trovano in area 4,02 euro (II obiettivo di prezzo) e area 4,57 euro (III obiettivo di prezzo).
Qualora, invece, la rottura di area 3,13 euro in chiusura di settimana dovesse fallire e si dovesse assistere a una chiusura inferiore a 3,06 euro, allora il titolo accelererebbe verso gli obiettivi ribassisti indicati in figura. La massima estensione del ribasso si trova in area 2,53 euro.
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