Più volte abbiamo spiegato su queste pagine che a parer nostro il business del vino italiano ha un grande futuro e ci sono ampi margini di apprezzamento sia in Italia che in diverse aree geografiche del Mondo. Quindi puntare su questo settore potrebbe essere una scelta ancora vincente. Dopo una salita del 108,76% rispetto al nostro giudizio e raccomandazione di acquisto dello scorso anno cosa attendere da questo titolo? Il nostro Ufficio Studi continua a mantenerlo nella propria Lista delle raccomandazioni ed esprime il seguente giudizio: ci sono ancora margini di salita per Italian Wine Brands.
Quali sono i motivi che portano a questa scelta operativa?
Procediamo per gradi.
La società con sede a Milano capitalizza a Piazza Affari circa 298,1 milioni di euro, produce e distribuisce vini in Italia e nel Mondo.
Il titolo (MIL:IWB), ha chiuso la giornata di contrattazione del 25 giugno al prezzo di 40,5 euro in rialzo del 4,38% rispetto alla seduta precedente. Da inizio anno, ha segnato il minimo a 20,2 ed il massimo a 30,50.
Analisi sommaria dei bilanci degli ultimi anni
Si prevede che i guadagni cresceranno del 16,4% all’anno mentre gli utili sono cresciuti del 79,3% nello scorso anno.
Le raccomandazioni degli altri analisti (leggiamo 3 giudizi) convergono sul prezzo obiettivo di 51 euro dal precedente 36,83. I nostri calcoli invece, portano ad un prezzo di fair value in area 45 euro, con una sottovalutazione attuale stimata intorno al 10% circa.
Ancora margini di salita per Italian Wine Brands. Qualis ono i livelli operativi da monitorare?
La nostra strategia operativa
Per chi mantiene il titolo in ottica di lungo termine, come da nostre precedenti raccomandazioni, alzare lo stop loss/stop profit di lungo termine a 34,99. Supporto di breve termine a 37,79. Per chi volesse comprare il titolo a mercato può attenersi agli stessi livelli operativi.
Come al solito si procederà per step.