Anche questi lavoratori riceveranno 100 euro in più in busta nel 2021

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Ci sono aggiornamenti sulla platea dei lavoratori che si ritroverà a breve 100 euro in più in busta paga. Il premio in denaro spetta a chi ha dovuto svolgere attività lavorativa anche nel periodo in cui la diffusione del coronavirus esponeva al rischio di contagio. Ma secondo i più recenti aggiornamenti anche questi lavoratori riceveranno 100 euro in più in busta paga nel 2021. Giungono inoltre chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate sul bonus 100 euro per chi ha lavorato a marzo 2020 relativamente all’importo spettante. Nella circolare n. 18/E risalente al 9 aprile 2020, l’Autorità fiscale ha spiegato i criteri per determinare l’ammontare del premio ai lavoratori dipendenti.

In un precedente articolo potrete attingere informazioni relative alle “Novità 2021 sulle agevolazioni ai titolari di Legge 104 e ai lavoratori fragili”. Dai chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate sul bonus 100 euro per chi ha lavorato a marzo 2020 si deduce che l’importo spettante varia in base ai giorni di lavoro in presenza. A seguito di una recente indicazione del Ministero della Pubblica Istruzione anche questi lavoratori riceveranno 100 euro in più in busta paga nel 2021. Nella nota ministeriale n. 484 del 9 gennaio 2021 si legge difatti che il bonus di 100 euro raggiungerà anche i lavoratori del settore scolastico. Si tratta di una misura premiale di importo pari a 100 euro di cui potrà beneficiare il personale scolastico che ha lavorato a marzo 2020.

Anche questi lavoratori riceveranno 100 euro in più in busta paga nel 2021

Pertanto anche il lavoratore dipendente che si è recato presso l’istituzione scolastica quando a marzo scorso imperversava l’emergenza epidemiologica percepirà il bonus. Di conseguenza non riceverà alcuna somma di denaro aggiuntiva il docente o il personale scolastico che ha svolto il proprio impiego in modalità smart working. Inoltre nel Decreto n. 18/2020 si legge che il bonus 100 euro spetta ai dipendenti con reddito pari o inferiore a 40.000 euro e non grava sulla determinazione del reddito. Per individuare la somma di denaro spettante occorre verificare il numero di giorni lavorativi del mese di marzo 2020 e rapportarli a quelli lavorabili. Se il dipendente lavora dal lunedì al sabato si dovranno computare 26 giorni, se invece la settimana lavorativa non comprende il sabato 22 giorni.