Analizziamo il cross euro dollaro in ottica di lungo termine, domandandoci se sia ancora valida la prospettiva di una ripresa del trend rialzista di lungo termine.
Per rispondere a tale quesito, usiamo diverse tecniche di analisi.
Andamento ciclico
Risulta un andamento abbastanza ciclico dei due ultimi movimenti di lungo termine dell’euro dollaro.
Notiamo cioè per il passato una ciclicità abbastanza regolare, con la formazione di due minimi a distanza di circa 16 anni (marzo 1985/ottobre 2000 ed ora attuale minimo).
Ora siamo nella stessa finestra ciclica, cioè a distanza di circa 16 anni dal precedente minimo e anche se i cicli non sono mai perfetti, ma si accorciano o allungano nel tempo, comunque diciamo che siamo entro una finestra ciclica che rende probabile, anche se non certo al 100 per cento, la ripresa di lungo termine dell’euro, e quindi il ribasso del dollaro contro euro.
Analogia durata massimo-minimo
Si nota anche una analogia con il precedente movimento ribassista in termini di durata dal massimo al minimo di lungo termine, 425 barre mensili.
Come si nota già siamo entro questa finestra di calcolo temporale dal massimo del 2008.
Abbiamo quindi due conferme temporali: siamo entro i limiti temporali di chiusura del precedente ciclo di 16 anni, da cui dovrebbe partire la nuova fase rialzista, e pure è già scaduta la finestra temporale di durata dal massimo al minimo.
Analogie con il movimento di fine ribasso del precedente trend ribassista
Alla fine del precedente trend ribassista di lungo è evidente una formazione di prezzi lateraleggiante, più o meno analoga alla formazione attuale.
Anche questa analogia potrebbe supportare la tesi che siamo nella parte finale del trend ribassista di lungo/ fase iniziale del nuovo trend rialzista.
Dna ciclico.
Sempre più frequentemente si fa uso, in questi ultimi tempi, di una sorta di estrapolazione del passato, da proiettare sulla futura curva dei corsi, sulla base di precedenti andamenti delle quotazioni, che si rapportano a varie fasi di un titolo o indice, per valutare se vi sia stato un certo grado di correlazione statistica, nel passato.
Non tutti i software di analisi tecnica consentono questo tipo di analisi, ma se si notano correlazioni visive tra un certo andamento dei prezzi ed altro andamento che ci pare analogo, possiamo rapportare i due diversi periodi tramite le medie mobili arretrate o avanzate, ponendo ovviamente il valore della media mobile pari ad uno.
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A mio modesto avvisto, il cross euro dollaro si mostra sufficientemente ciclico, da consentire un tale tipo di analisi,
Considerando quindi una linea ciclica avanzata, come la definirebbe Hurst, su barre mensili, ricompresa tra i 178 ed i 186 time frames, possiamo ottenere una sorta di dna ciclico proiettivo, con due possibili scenari alternativi.
In ogni caso, il minimo di lungo termine del cross dovrebbe già esseri formato.
Nel sottoscenario a il cross dovrebbe salire sino a marzo 2018, prima di una pausa significativa, mentre nel sottoscenario b potremmo assistere prima ad una discesa su un minimo, superiore a quello di gennaio, probabilmente discesa destinata a formare il proprio bottom a luglio.
Magic box
In ogni caso Magic box conferma come già intervenuto il raggiungimento in tempo e prezzo di un target di medio/lungo.
Ovviamente, detto questo a livello di possibili proiezioni di fine trend ribassista/inizio di nuovo trend rialzista sull’euro, e quindi ribassista sul dollaro, occorrono alcune conferme.
Quali?
Del tutto analogamente a quanto verificatosi sui precedenti minimi del 2000, seguiti da segnali che hanno poi confermato la ripresa del trend rialzista di lungo, sarebbero importanti segnali, attualmente ancora assenti, le rotture in successione di due livelli di resistenza. Il primo, dinamico, relativo alla trend line intersecante i massimi di agosto 2015 e maggio 2016, ed il secondo, statico, costituito dal massimo di agosto 2015. Rotture da confermare con almeno una chiusura mensile superiore a tali livelli.