Altro che zeppole e frappe, con questo buonissimo dolce della tradizione potremmo anche proteggerci dal mal di gola

zeppole

Molti di noi hanno fatto delle grandi abbuffate durante il periodo natalizio. Pandoro e panettone sono stati grandi protagonisti delle nostre tavole e, per un po’, molti di noi non vorranno più sentirne parlare. Nei supermercati troviamo però questi dolci tipici delle feste, rimasti invenduti, in offerta speciale. In molti casi non superano le 2 euro. In questo articolo vi parleremo di una tradizione cattolica che vede in San Biagio la figura cardine. Scopriamo insieme le origini della benedizione dei panettoni per proteggerci dal mal di gola.

Altro che zeppole e frappe, con questo buonissimo dolce della tradizione potremmo anche proteggerci dal mal di gola

Nella memoria di molti di noi, troveremo sicuramente il ricordo di quando eravamo bambini e si andava in chiesa per la Benedizione della gola. Il 3 febbraio si celebra San Biagio, santo che protegge la gola. C’è una tradizione particolare che ha origini in Lombardia ed è molto sentita ancora oggi nelle province di questa regione. Si comprano o si conservano dei panettoni per portarli in Chiesa a benedire e poi mangiarli in famiglia per proteggere naso e gola dai malanni.

La tradizione della Benedizione dei panettoni e pandori

La storia narra di una madre di famiglia che preparò il dolce tipico milanese per la ricorrenza del Natale. Lo portò da un tal frate Desiderio per farlo benedire prima di consumarlo insieme a tutta la famiglia. Fra’ Desiderio, però, era molto impegnato e disse alla donna che non appena avrebbe avuto un momento libero l’avrebbe benedetto. La signora quindi se ne andò con la promessa di tornare in un secondo momento a ritirarlo. Desiderio, che ha dei tratti molto simili al Don Abbondio di manzoniana memoria, se ne dimenticò completamente.

Era trascorso il Natale ed il panettone era diventato secco e pertanto, pensando che la signora se ne fosse dimenticata, lo mangiò. Il 3 febbraio la donna si presentò in Chiesa chiedendo notizie del suo panettone. Fra’ Desiderio, molto imbarazzato, le confessò di averlo mangiato. Andando in canonica per restituirle il contenitore, trovò un panettone grande almeno il doppio di quello preparato dalla signora. Ecco, quindi, che il miracolo del panettone fu attribuito a San Biagio, la cui celebrazione cade proprio il 3 febbraio.

Perché San Biagio ne è protettore secondo la Chiesa Cattolica

San Biagio è una figura a cui sono devoti tanto sia i cattolici quanto gli ortodossi. Gli scritti agiografici riportano che fu vescovo in Armenia durante gli anni dell’impero di Costantino. Catturato dai Romani, fu torturato e giustiziato perché non rinnegò la sua fede. Gli si attribuisce il miracolo di aver salvato un bambino che con una lisca di pesce stava soffocando, dandogli un pezzo di pane benedetto. Da qui la Chiesa lo considera protettore della gola e del naso.

Altro che zeppole e frappe, con questo buonissimo dolce della tradizione potremmo anche proteggerci dal mal di gola e fare un affare grazie agli sconti.

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