Altro che umidità e muffe, in casa è proprio questo il pericolo nascosto che molti ignorano

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Con l’arrivo dell’inverno le temperature cominciano ad abbassarsi. Si ha meno voglia di uscire tranne quando si ritrovano quelle splendide giornate di sole, che invitano a fare una passeggiata. Inoltre, in ogni casa si cominciano a chiudere le finestre e ad accendere i termosifoni o il camino per stare più caldi. Tuttavia qualcosa potrebbe sfuggirci e allora altro che umidità e muffe, in casa è proprio questo il pericolo nascosto che molti ignorano.

Se durante l’estate in casa si aprono le finestre per stare più freschi, in inverno invece si chiudono volentieri per creare un po’ di tepore. Il caldo potrebbe, però, costare caro sulla bolletta del gas o dell’elettricità. Tuttavia si può avere una casa calda e accogliente risparmiando anche molto sull’uso dei termosifoni.

Chiudere, però, sempre le finestre potrebbe avere qualche inconveniente. Capita così che quando bolle l’acqua della pasta oppure quando si fa una doccia calda si possa accumulare umidità nell’aria. L’umidità non è benefica se ce ne è troppa, così come al contrario se ce ne è poca. Oggi si parla molto di umidità, anche perché con il freddo le persone più anziane ne risentono con dolori alle ossa e alla cervicale. Per fortuna per rinforzare le ossa e non solo, la vitamina C potrebbe essere d’aiuto.

Altro che umidità e muffe, in casa è proprio questo il pericolo nascosto che molti ignorano

In questi ultimi anni anche in Italia, come in altri Paesi, si sta prendendo in considerazione un gas presente nelle case. Si tratta dell’anidride carbonica o CO2, presente soprattutto negli ambienti chiusi, come le case, le scuole, le palestre e gli uffici.

Questo gas è inodore e insapore ma nelle giuste quantità è innocuo. Lo si conosce bene perché è quello che si utilizza per creare le bollicine nelle bevande gassate.

Quando si vive per la maggior parte del tempo in un ambiente chiuso, la qualità dell’aria ne risente. A volte sembra che l’aria diventi più viziata. Ciò può anche dipendere da un tasso alto di anidride carbonica nell’aria. Noi stessi la produciamo con la respirazione, poiché togliamo ossigeno dall’aria di casa e aggiungiamo con l’espirazione anidride carbonica. Anche quando accendiamo il camino o la stufa, oppure i fornelli del gas si introduce dell’anidride carbonica nell’aria.

La soluzione giusta

Nella giusta quantità questo gas non dà problemi a chi lo respira, tuttavia a certe concentrazioni potrebbe provocare sonnolenza, mancanza di concentrazione e difficoltà di respirazione.

Se invece in casa si permette il ricambio d’aria, allora si ristabilisce quel giusto equilibrio fra ossigeno, di cui ha bisogno il corpo, e anidride. Il ricambio d’aria permette anche di far uscire altri gas dovuti alla combustione di gas o legna, e di equilibrare la fastidiosa umidità.

Si potrà così respirare bene nella propria casa, con il camino acceso e con la compagnia degli altri componenti della famiglia.

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