Allungare la durata della batteria con due passaggi semplicissimi 

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Gli smartphone hanno decisamente invaso la nostra vita, facendocene anche diventare, quasi sempre, dipendenti. Se c’è un settore che non conosce crisi, nonostante le difficoltà mondiali, è proprio quello della telefonia. Anzi, proprio a causa del distacco sociale, il telefono è diventato uno strumento fondamentale per la gestione dei rapporti familiari. Senza contare le ore di utilizzo per lavoro, e, magari per qualche partita rilassante ai videogiochi. Unico cruccio: la batteria, che, anche nei modelli più recenti, sottoposta a ore di lavoro, dura lo stretto necessario. Ecco, quindi qualche consiglio per allungare la durata della batteria con due passaggi semplicissimi, seguendo i consigli dei nostri Esperti.

Quanto dura una batteria

Diciamoci la verità: avere uno smartphone con una batteria in grado di durare una giornata intera è quasi un miracolo. 48 ore, non parliamone. Eppure, in commercio, esistono anche le batterie a lunga durata: quelle superiori ai 5000mAh. Consideriamo però che sono una variante davvero ingombrante, pesante e la ricarica, poi, richiede diverse ore. Insomma, ci sono pro e contro dell’evoluzione della tecnologia. Il primo consiglio che ci sentiamo di dare, soprattutto per i meno esperti, è quello di consultare il programma che ci permette, in tempo reale, di vedere le applicazioni aperte che consumano di più.

A cosa rinunciare

La volontà di allungare la durata della batteria con due passaggi semplicissimi, passa ovviamente dalla rinuncia a qualcosa. Cerchiamo, di essere più chiari. È vero che più le applicazioni che utilizziamo sono sofisticate, maggiormente scende il livello della batteria, ma è lo schermo il maggior responsabile. Soprattutto, la sua luminosità. Ridurne la potenza e adeguarci con la funzione della cosiddetta “luminosità adattiva” è uno dei passaggi fondamentali per conservare maggiore autonomia. Il display, infatti si allineerà alle condizioni di luce dell’ambiente, facendoci risparmiare parecchia energia.

Il GPS

Molti di noi utilizzano ormai lo smartphone anche come navigatore. Non solo, perché diventa utilissimo anche nel caso della ricerca immediata di un ristorante, una farmacia o un qualsiasi esercizio commerciale. Avere, infatti, una scelta di luoghi, partendo dalla nostra posizione, sta diventando un’opzione davvero importante. Attenzione però, che la funzione GPS è il vero abisso nel quale si perde la batteria del nostro smartphone. Allo stesso modo, ricordiamo infine, di limitare il Wi-Fi, non così dispendioso come il GPS, ma pur sempre energivoro. E, restando in materia di risparmio, ecco un suggerimento prezioso nell’approfondimento riguardante la macchina.

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