Alla Commissione Nazionale non piace il caffè, il Canto Lirico sbarca a Parigi per la candidatura al patrimonio UNESCO

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Siamo entusiasti e sosterremo la Lirica sebbene con un pizzico di retrogusto amaro. La Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO ha rimandato al mittente il caffè espresso. Ha superato lo scoglio invece il canto lirico, con il dossier «The Art of Italian Opera Singing». La proposta è «nata dall’evoluzione del linguaggio italiano nel XVII secolo nell’Italia Centrale per poi espandersi in tutta la penisola e successivamente all’estero, grazie all’emigrazione di cantanti lirici e di produttori teatrali». Così la motivazione della Commissione, che aggiunge: «l’arte del canto lirico ha giocato storicamente una funzione di aggregazione sociale. Questo attraverso la condivisione di competenze e capacità musicali, letterarie e l’utilizzo di spazi acustici naturali o tradizionalmente delimitati». In tali spazi «non è necessario utilizzare strumenti tecnologici di riproduzione della voce grazie alla potenza della voce dei cantanti lirici».

Il commento

Il Consiglio Direttivo che è guidato da Franco Bernabè ha tuttavia apprezzato molto il dossier sul caffè espresso italiano. La Lirica però ha avuto la meglio e probabilmente deve aver pesato molto il sentiment del momento. Non a caso Dario Franceschini, Ministro della Cultura, ha dichiarato: «Questa candidatura giunge nel momento in cui sono ancora nitide nei nostri occhi le immagini del coro dell’Opera di Odessa che intona il “Va’, pensiero” del Nabucco di Giuseppe Verdi in strada, sotto la bandiera ucraina. Una riprova di quanto l’espressione del canto lirico italiano sia autenticamente parte integrante del patrimonio culturale dell’umanità. E ad esso si rivolge nei momenti più bui per ritrovare luce, forza e bellezza».

Alla Commissione Nazionale non piace il caffè, il Canto Lirico sbarca a Parigi per la candidatura al patrimonio UNESCO

Alla candidatura del Canto Lirico Italiano, hanno aderito la Fondazione Teatro alla Scala di Milano, l’Accademia Nazionale Santa Cecilia di Roma. E ancora l’Associazione dei Teatri Italiani di Tradizione e Assolirica. Inoltre, l’Italia partecipa anche ad una candidatura transnazionale, sull’irrigazione tradizionale dal titolo «Traditional irrigationin Europe, Knowledge, technique and organization», che ha come capofila l’Austria. Partecipano anche il Belgio, la Germania, il Lussemburgo, l’Olanda e la Svizzera. Sempre il Belpaese partecipa all’estensione della candidatura sulla Transumanza denominata «Transhumance, the seasonal droving of livestock» ad Albania, Andorra, Croazia, Francia, Lussemburgo, Romania e Spagna. Rimane il fatto che alla Commissione Nazionale non piace il caffè ma eco che il Canto Lirico sbarca a Parigi per la candidatura al patrimonio UNESCO. L’augurio tutto italiano è che le venga attribuito il prestigioso riconoscimento.

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