Alcuni sostituiscono il caffè con questa bevanda energizzante, ma devono fare attenzione perché può interferire con molti farmaci

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La tazzina di caffè è un appuntamento giornaliero che risulta immancabile per la maggior parte degli italiani. Questo consumo poi, nel caso di più appassionati, può arrivare fino a quattro tazzine al giorno. Il consumo di caffeina, come già abbiamo visto, quando si tratta di soggetti sani in piena salute non risulta particolarmente dannoso. Se ne possono infatti consumare tranquillamente circa dalle tre alle cinque unità al giorno senza particolari controindicazioni.

Molte persone però sono ancora convinte che questa abitudine faccia male e per questo al posto di questo prodotto optano per altre miscele. Infatti, alcuni sostituiscono il caffè con questa bevanda energizzante. È necessario, però, fare attenzione perché potrebbe presentare delle serie controindicazioni con alcune terapie farmacologiche. Scopriamo insieme nel dettaglio di quali si tratta.

Il caffè o il ginseng: ecco la soluzione a questo il dilemma

Come in ogni cosa tutti e due gli elementi hanno dei pro e dei contro. Il caffè è ricco di antiossidanti e stimola la secrezione biliare e gastrica. Ha delle proprietà antinfiammatorie e riduce il senso di appetito. Un eccessivo consumo, però, potrebbe portare a degli stati di irritabilità e a una sensazione accentuata di stanchezza. Per arrivare a questi stadi bisogna vedere caso per caso, perché ognuno ha una sua personale tollerabilità a questo alimento. Sarebbe controindicato per chi soffre di glaucoma e per chi ha disturbi di tiroide. Inoltre, può portare problemi quando viene accompagnato all’aledronato o agli integratori a base di ferro.

Il caffè al ginseng, invece, è più calorico, dato che contiene zuccheri e, nonostante molti pensino il contrario, contiene caffeina. Si dice che questo poi abbia delle proprietà calmanti e rilassanti, ma queste secondo Humanitas non sono state confermate dalla comunità scientifica.

Alcuni sostituiscono il caffè con questa bevanda energizzante, ma devono fare attenzione perché può interferire con molti farmaci

Il ginseng però interferirebbe con molti medicinali di uso comune. È il caso dei MAO inibitori, generalmente prescritti a chi soffre di depressione. Lo stesso vale per il warfarin, noto anticoagulante, o per gli immunosoppressori. Il discorso si ripete nella stessa maniera per quanto riguarda l’assunzione di insulina, spesso prescritta a chi soffre di diabete. Per tutti questi motivi è meglio sempre confrontarsi con il proprio medico di base per capire cosa introdurre all’interno del proprio regime alimentare.

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