Le Fiamme Gialle stanno lavorando per dare il via ai nuovi protocolli di accertamento che interessano i contributi a fondo perduto ed alcuni finanziamenti bancari. L’intento è quello di verificare che non siano presenti incongruenze, tentativi di frode o simili in maniera da garantire il massimo rispetto della legalità. Come funzioneranno e quali contribuenti e imprese coinvolgeranno?
Su quali aspetti si concentreranno le azioni ispettive
Al via controlli e sanzioni dalla Guardia di Finanza sui contributi a fondo perduto e sui finanziamenti bancari. Le Forze dell’Ordine agiranno di concerto con l’Agenzia delle Entrate in maniera da ottimizzare e velocizzare le verifiche. Le attività ispettive coinvolgeranno i contributi a fondo perduto erogati durante gli scorsi mesi in favore di moltissimi titolari di partita IVA (D.L. n. 34/2020).
Relativamente all’art. 25, comma 9, del suddetto decreto, si seguiranno due strade per rintracciare le frodi o indebite appropriazioni in base a specifiche linee guida. Un protocollo, siglato tra MEF, Ministero dell’interno e AdE, punta a scovare le eventuali infiltrazioni criminali. Un altro invece, sottoscritto tra GdF e AdE, riguarda la verifica della sussistenza dei requisiti e della spettanza dei contributi a fondo perduto. I controlli si concentreranno sui contributi che lo Stato ha erogato in ragione dell’emergenza sanitaria nel nostro Paese. Tale lavoro sinergico tra Forze dell’Ordine e Amministrazione finanziaria riceverà il supporto dell’applicativo noto come Serpico profilato. Anche per le erogazioni e finanziamenti bancari con garanzia di soggetti statali si procederà ad eseguire gli accertamenti contro infiltrazioni criminali e azioni illecite.
Al via controlli e sanzioni dalla Guardia di Finanza sui contributi a fondo perduto e sui finanziamenti bancari
Le specifiche modalità di verifica prevedono anche delle sanzioni laddove si rintracci una violazione della normativa. Le forme sanzionatorie saranno piuttosto aspre laddove si riscontri un indebito utilizzo dei fondi o dei finanziamenti. Nel caso in cui il contributo risulti totalmente o parzialmente non spettante, si procederà in tale maniera: avvio di azione di recupero giustificato entro il termine dell’ottavo anno dalla data di fruizione del contributo. Si irrogheranno anche delle sanzioni congiuntamente al recupero che potranno andare dal 100% al 200% della quota. Laddove la somma percepita in maniera indebita sia inferiore a 3.999,96 euro, si applicherà esclusivamente la sanzione amministrativa.
In tal caso, la quota sanzionatoria va da un minimo di 5.164 euro fino a 25.822 euro. Scatta la sanzione penale ai sensi dell’art. 316-ter del codice penale nei casi più gravi con pena di reclusione da 6 mesi fino a 3 anni. Al via controlli e sanzioni dalla Guardia di Finanza sui contributi a fondo perduto e sui finanziamenti bancari dunque. I contribuenti che avranno fruito in maniera indebita di fondi o finanziamenti potrebbero a breve essere sottoposti alle verifiche ispettive.
Approfondimento