Aim: le start up che resistono alla bufera

impresa

Aim: le start up che resistono alla bufera.

Piccole e resilienti. Sono nove start up da poco quotate sul listino milanese AIM che registrano una performance pari in media al 10,4%. Tra le migliori CrowFundme, Dhh e Abitare In. Sono questi i risultati di alcune delle PMI innovative iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese, che beneficiano di agevolazioni speciali. Attualmente quelle iscritte sono oltre 1500, di cui 48 quotate su AIM Italia. Sono dodici quelle che hanno ottenuto questa qualifica un anno fa. La loro storia ci interessa perché spesso le società a media o anche piccola capitalizzazione mostrano un rally molto interessante.

L’osservatorio IR Top consulting

IR Top Consulting, boutique finanziaria operante nella consulenza direzionale per Capital Markets guidata da Anna Lambiase, ha condotto un’analisi sulle start up quotate all’interno del mercato azionario delle PMI. Esaminando i risultati economico-finanziari alla data di IPO, nell’anno precedente alla quotazione e al 31 dicembre di quest’anno. La performance è stata monitorata anche alla luce della ‘bufera coronavirus’ che ha messo in ginocchio tanti titoli azionari anche a Piazza Affari. L’Osservatorio Aim di IR Top Consulting ha puntato i fari su alcune società che rappresentano il 7% del mercato, il 4% della capitalizzazione (216 milioni di euro) e l’1% della raccolta in Ipo (36 milioni di euro). La raccolta media da Ipo equivale a 4 milioni di euro (rispetto a una media AIM di 7,6 milioni).

Aim: le start up che resistono alla bufera

Abitare In (MIL: ABT) è stata un ottimo investimento per chi ci ha creduto dall’inizio. Partita l’8 aprile 2016 con un prezzo di 15,4 euro per azione, viaggia ora sui 43 euro, dopo aver toccato un eloquente massimo a 52, 67 euro. E’ una Pmi innovativa, operante nel settore dello sviluppo immobiliare, si occupa di rigenerazione urbana. Offre immobili modellati sulle esigenze abitative più moderne, totalmente su misura per il cliente. Punto di forza: la vendita delle unità immobiliari prima dell’avvio dei lavori di costruzione o ricostruzione, consegna ‘chiavi in mano’ perfetta in tempi e qualità esecutiva.

Dominion Hosting Holding, fondata nel 2015, è un’impresa che offre l’infrastruttura virtuale per gestire siti web, con oltre 100 mila clienti nel Sud Europa, area del Mar Adriatico. Quotata a 10 euro, ha vissuto un momento nerissimo il 30 agosto 2019 crollando a 5 euro, ora sta tornando in zona salvezza a 8,73 euro per azione.

CrowFundMe era partita bene circa un anno fa con quotazione iniziale a 8,48 euro per azione e un massimo a 8,8 euro il primo luglio scorso. Dopo un pericoloso scivolone, l’azione sta riprendendo quota e ora viaggia intorno al livello 5 euro. CrowFundMe ha avviato 38 raccolte di capitali di cui 2 hanno totalizzato oltre 1 milione di euro, per un totale di 4400 investimenti unici.