Aggiornamento sui Mercati di Gian Piero Turletti

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DOVE VANNO I MERCATI?

Intervista a Gian Piero Turletti

Autore metodo Magic box in 7 passi

I mercati sembrano sempre più incerti sulla direzione da prendere.

Come interpretare la seduta di ieri?

Preciso subito, a scanso di equivoci, che non ho assolutamente cambiato la mia opinione sulle prospettive rialziste di medio e lungo termine dei mercati. Infatti, chi ha letto la mia intervista di ieri, ha notato che non ho affatto escluso un’ulteriore spinta ribassista nel breve termine, indicando anche il potenziale target ed il relativo setup temporale, in caso di mancata tenuta degli ultimi minimi, ma fermo restando lo scenario che fa prevalere il rialzo di medio e lungo termine.

I mercati sono caratterizzati, in questo periodo, da una certa volatilità, ma occorre vedere la prossima evoluzione, dopo la fase attuale, e, anche per le ragioni esposte nella precedente intervista, è prevedibile una continuazione del rialzo sui principali mercati.

La questione greca non rischia, tuttavia, di poter, ancora una volta, sorprendere in negativo?

Difficile che si concretizzi uno scenario che veda la situazione completamente allo sbando.

Peraltro è proprio notizia di queste ore, come già avevo sottolineato in precedenza, che verrà vagliata dal consiglio di stato greco, la massima autorità giurisdizionale amministrativa greca, la legittimità del referendum, sulla base di un ricorso presentato da esponenti del comitato del sì.

E le motivazioni sono le stesse che avevo già ipotizzato io per sostenere l’illegittimità di quel referendum.

Il fatto che verta anche in materia tributaria e che non siano chiari i quesiti, lasciando troppo poco tempo ai votanti per una piena comprensione.

Non è quindi neppure escluso che venga annullato.

Ma in sostanza, in cosa ha sbagliato Tsipras?

Nel limitarsi a dire di no.

E’ infatti noto che la stampa di banconote in euro può avvenire solo su autorizzazione della BCE, quindi non si capisce da dove la Grecia dovrebbe trarre le risorse finanziarie che le servono.

E’ soprattutto questa l’incoerenza di fondo dell’attuale esecutivo greco.

Come risulta evidente dalle disposizioni sui bancomat e sulla chiusura delle banche.

Voler far saltare il tavolo delle trattative, ma voler poi continuare a dipendere da una moneta, l’euro, sulla quale la Grecia non ha sovranità monetaria.

Diverso sarebbe stato, come già detto in altri interventi, riferirsi ad un’ipotesi come quella del Montenegro, che praticamente convertì il marco in euro, adottandolo come moneta.

Nel caso della Grecia sarebbe praticamente indispensabile una prima fase in cui il paese adotti una nuova moneta, ad esempio un ritorno alla dracma, per poi definire successivamente un rapporto di cambio con l’euro, nel quale convertire la stessa dracma.

Questo consentirebbe di avere le risorse finanziarie necessarie.

Necessariamente, avendo gli altri paesi dell’attuale eurozona rapporti di interscambio con la Grecia, dovrebbero basarsi su un rapporto di cambio, eventualmente oscillante sui mercati, ma la Grecia potrebbe acquistare gli euro necessari a saldare gli obblighi internazionali.

Evidentemente, in una prima fase la nuova moneta sarebbe sottoquotata rispetto all’euro, ad esempio valere anche un terzo.

Successivamente, la ripresa conseguente alla nuova base monetaria creatasi, potrebbe consentire quell’espansione economica che ora manca, da cui una ripresa anche delle quotazioni della dracma.

E per quanto riguarda i mercati?

Lo stesso Tsipras ha dichiarato di non volere un ritorno alla dracma, e questa contrarietà alla Grexit è anche un puntello dei mercati.

Solo una vittoria del no porrebbe, a quel punto, Tispras nella necessità di capire dove reperire le risorse finanziarie necessarie, senza ricorso ad un’altra moneta, ma credo che una vittoria del no, ripeto, sia altamente improbabile.

Sia perché i sondaggi non vanno in questa direzione, sia perché non è neppure escluso che il referendum venga annullato.

Sui mercati e, in generale, in ambito finanziario, nulla mai può essere escluso, ma ora rimango convinto delle ragioni di una ripresa rialzista, prossima a venire, e comunque, in caso di ulteriori ribassi, credo che vi sia una significativa occasione di acquisto in prossimità dei target e dei setup già delineati nei precedenti interventi.