Agevolazione Imu se si versa con addebito sul conto corrente

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Il Decreto Rilancio ha introdotto un’agevolazione Imu se si versa con addebito sul conto corrente. La novità consiste in una riduzione fino al 20% se si versa con l’indicata modalità. Tuttavia, a tal fine, occorre una delibera comunale. Tutto ciò è possibile in quanto l’imposta municipale sugli immobili non è fissa ma c’è la possibilità di ottenere una sua riduzione in determinati casi. All’uopo, occorre precisare che la discorrenda agevolazione è stata introdotta con la conversione in legge del Decreto Rilancio.

In quella sede è stata inserita la novità in base alla quale, appunto, i Comuni possono premiare taluni contribuenti. Nella specie, possono riconoscere uno sconto fino al 20% a chi paga i tributi locali con addebito automatico sul conto corrente. Vi sono, però, delle condizioni per fruire di questa agevolazione. Inoltre, vi sono dei casi in cui, stranamente, non spetta. Ad esempio, stranamente, non è prevista per chi versa le somme con il sistema PagoPa.

Inoltre, occorre sapere che non tutti i Comuni aderiscono all’iniziativa. Sicchè, bisogna, preliminarmente, controllare se e quali sono le agevolazioni offerte da Comune a Comune. Infatti, ognuno di essi ha tempo fino al 30 settembre per emanare la delibera che recepisce la normativa nazionale. Essa si pone come una facoltà e non come un obbligo dell’Ente locale.

Agevolazione Imu: a chi spetta lo sconto

Si è anticipato che la novità in sede di conversione del Decreto Rilancio, consiste in un’agevolazione Imu se si versa con addebito sul conto corrente. La nuova norma stabilisce la riduzione di aliquote e tariffe degli Enti territoriali che non riguarda solo l’Imu ma anche la Tari.

Precisamente, la norma stabilisce che gli Enti territoriali possono, con propria deliberazione, stabilire una riduzione fino al 20% delle aliquote delle proprie entrate tributarie. Il tutto, a condizione che il soggetto passivo obbligato provveda ad adempiere mediante autorizzazione permanente all’addebito diretto del pagamento su conto corrente bancario o postale. Quindi, dalla norma si evince che i Comuni possono non devono, quindi si tratta di un qualcosa che rientra nella loro discrezionalità.

Essi, cioè, potranno liberamente decidere se applicare questa riduzione oppure no e fissare i casi in cui concederla, tra i vari tipi di tributi locali. Tuttavia, occorre concludere che, attualmente, la norma non può operare in quanto non è intervenuto ancora il decreto attuativo. Quale l’ostacolo? Esso consiste nel fatto che fino ad oggi l’unico modo per pagare l’Imu è attraverso il modulo F24. Quindi, sarà necessaria l’emanazione del Decreto ministeriale che consentirà di pagare l’Imu anche attraverso PagoPa e, quindi, attraverso addebito sul conto corrente.

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