Uno dei temi più discussi degli ultimi tempi è il veganismo. Questa parola, associata erroneamente alla sola dieta, è una corrente di pensiero nata in Inghilterra nel 1944. Il movimento vegano pone come criterio base il non sfruttamento degli animali, né per uso alimentare, né in altri ambiti, come quello dell’abbigliamento. Oggi la dieta vegana, ossia vegetaliana, viene adottata da sempre più persone in tutto il mondo, di pari accordo con movimenti ambientalistici e umanitari.
Ma adottare una dieta vegana fa davvero bene?
Come deve essere una dieta vegana
Innanzi tutto si deve specificare cosa prevede la dieta vegana.
Se si adotta questa dieta non si può cibarsi di carne, pesce e nessun tipo di derivato animale, compreso il miele. L’unica fonte di nutrimento devono essere i vegetali.
Chiaramente non si può divenire vegani senza una minima conoscenza alimentare. Una dieta vegana ben fatta deve prevedere l’inserimento di tutte le sostanze nutritive necessarie al fabbisogno umano. Non si può essere vegani senza una basilare conoscenza di dietologia.
De resto tale requisito dovrebbe essere fondamentale per chiunque altro, vegetariano o onnivoro che sia. È proprio questo il perno del discorso.
Il dibattito
Gli studiosi e gli specialisti sono divisi. La storiografia, l’antropologia e la biologia inducono a pensare che la natura dell’essere umano sia onnivora. D’altro canto però molti esperti portano argomentazioni valide a favore della dieta vegana e di come sia più benefica per l’organismo.
Il perno del dibattito non è questo.
Non si può prescrivere una normativa universale per cui essere vegani sia dannoso o viceversa.
Alcuni studi dimostrano che la corretta alimentazione sia diversa per ogni individuo.
Dunque il punto è la consapevolezza alimentare. L’ascolto del proprio corpo e l’assenza di pregiudizi. Certamente diete che prevedono l’abuso di qualunque specifico alimento sono dannose. Quindi il consumo eccessivo di carne è senza dubbio da evitare.
Dunque adottare una dieta vegana fa davvero bene?
Forse la risposta a questa domanda viene dal passato o forse arriverà in futuro.
Una cosa è certa: una maggiore consapevolezza alimentare è benefica per chiunque, qualunque dieta si conduca.