Quando si parla di aziende del settore della comunicazione visiva e della multimedialità, il primo nome che viene in mente è sicuramente la storica Adobe. Nonostante sia un’istituzione per gli addetti ai lavori e non solo, da un punto di vista azionario è un titolo che viene analizzato di rado. Per questo motivo proveremo a dare qualche spunto di operatività per chi volesse approfondire questa realtà aziendale.
Adobe: un nome storico
L’azienda Adobe Incorporated nasce a San Jose in California nel 1982. Il core business è la produzione di software per video e grafica digitale, in cui praticamente eccelle da ormai più di trent’anni. Software come Photoshop o Premiere sono conosciuti a livello mondiale e vengono ormai usati da una moltitudine di persone. E non dimentichiamo il formato di interscambio files, denominato PDF (Portable Document Format), che è divenuto un must a livello globale.
L’evoluzione aziendale
Come ogni realtà aziendale che si rispetti, nel corso del tempo Adobe ha operato anche delle acquisizioni. La più importante è stata quella di Macromedia nel 2005. L’acquisto dell’azienda ha rappresentato un salto in avanti da un punto di vista evolutivo e al contempo ha bloccato una possibile ascesa di un competitor. Macromedia, infatti, era detentore di due applicazioni importantissime nel desktop publishing e nella multimedialità per il web: Freehand e Flash.
Il titolo a Wall Street
Il titolo azionario Adobe (ADBE) mostra un andamento progressivo di tutto rispetto, senza particolari ritracciamenti o crolli degni di nota. Dai 3 dollari iniziali, in 20 anni ha toccato ad agosto scorso quota 300$ per azione, una variazione percentuale che potrebbe far concorrenza a molti dei titoli più blasonati.
Il primo semestre di quest’anno è stato in trend con la media di Wall Street e come già detto prima, nei primi giorni di agosto il titolo ha raggiunto il suo massimo storico di 300$. Da quella data il trend è leggermente cambiato, portando Adobe a quota attuale di 282$ per azione, che secondo la maggior parte degli analisti è semplicemente un’opportunità di acquisto.
Possibili scenari per Adobe
Il recente trend che ha fatto perdere circa il 10% non dovrebbe impressionare. La storia del titolo è fatta di successi, con fondamentali davvero molto solidi. La tendenza riconosciuta nel lungo periodo è sostanzialmente positiva, con crescita di utili e innovazioni alle porte. Basti pensare che l’avvento dei Social Network ha spostato di molto l’attenzione sulla multimedialità e il ritocco fotografico. Anzi sempre più spesso nella moda e nel desktop publishing si fa uso di tecniche di ritocco, per una ricerca sempre più esasperata della perfezione. In conclusione, se Adobe continua a rimanere al passo con i tempi come sta facendo, sarà un player importante ancora per molto e un investimento che potrebbe risultare profittevole nel lungo termine.