Addio a Monica Vitti, talento fuori dalle righe del cinema italiano

Monica Vitti

Come lei pochi altri. Se ne va all’età di 90 anni Monica Vitti, attrice dal talento smisurato nata a Roma il 3 novembre del 1931. Icona del cinema italiano, donna di raro fascino. Brava, sensuale, popolare ma anche malinconica e profonda. Capace di far girare la testa a qualsiasi uomo e impersonare fino all’osso personaggi diversi. Addio a Monica Vitti, talento, stella e volto del nostro cinema.

Il talento

Sin da bambina emerge la sua vena teatrale quando in Sicilia, dove ha vissuto con la famiglia, ideava delle scenette per distrarre i fratelli dalle bombe della guerra. È assente dal grande e piccolo schermo da diversi anni per via di una malattia degenerativa che l’ha colpita al punto da compromettere totalmente la sua vita d’artista. L’ultima apparizione nel 2002 alla prima del musical “Notre Dame de Paris”. 55 film e numerosi premi: 5 David di Donatello come migliore attrice protagonista, 3 Nastri d’Argento, 12 Globi d’oro, un Ciak d’oro alla carriera. Ancora un Leone d’oro alla carriera a Venezia, un Orso d’Argento alla Berlinale (Berlino), una Cocha de Plata a San Sebastian (Festival internazionale dei Paesi Baschi).

Simbolo di un’epoca cinematografica

Ci piace pensare che Monica raggiungerà altri grandi del cinema come Alberto Sordi e Anna Magnani. Con lei, in parte va via un’epoca della cinematografia italiana. Quella segnata da una recitazione più lenta nella narrazione, ma appassionata, autentica. Con pochi effetti speciali. E coreografie quasi rudimentali, spartane in bianco e nero ma avvalorate da volti e sguardi capaci di comunicare a fondo. Da quella capacità artistica di vivere e indossare l’altro fino a diventare il personaggio stesso di cui erano interpreti. È forse questa la cifra distintiva del cinema del passato, dal primo Novecento fino agli anni Settanta.

Addio a Monica Vitti, talento fuori dalle righe del cinema italiano

Monica è stata voluta dai più grandi registi come Michelangelo Antonioni per non parlare della sinergia con Alberto Sordi. Poi Mario Monicelli nel 1968 con il film “La ragazza con la pistola” riuscì a dare il meglio di sé, sfoggiando anche la sua vena comica. Con Alberto Sordi ci fu particolare sintonia che si consacrò col successo di “Polvere di Stelle” nel 1973. Ma Monica ha lavorato anche con Ettore Scola, Nanni Loy, Dino Risi, Luigi Comencini.

Numerosi i messaggi di cordoglio e stima da parte del mondo della cultura.