Entro la fine di aprile giungerà l’atteso decreto aprile da €150 mld, in aggiunta al rifinanziamento della Cdp e le garanzie da offrire alle banche per i prestiti alle imprese. A grandi linee conterrà tantissime novità, dalle riaperture al fisco, alle tutele sul lavoro, dalla scuola ai ristori finanziari diretti. Quasi sicuramente agli inizi di questa settimana sarà fatto l’ultimo vaglio (e limatura) finale tra il ministro (Economia) Gualtieri e i colleghi di Governo. Procediamo con dovizia per vedere gli accertamenti e cartelle proroga a settembre: le novità sul dl aprile, dalla tutela del lavoro alla scuola e al Reddito di Emergenza.
Sospensione invio accertamenti e cartelle
Anzitutto è allo studio l’ipotesi di sospendere l’invio degli atti di accertamenti e delle cartelle esattoriali fino al 30 settembre, per ora bloccati fino al 31 maggio. Senza questa decisione, aveva anticipato un paio di giorni fa Ernesto Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate, sarebbero ripartiti dal 1° giugno milioni di atti e di avvisi. Quindi il Governo è allungherà lo stop che al momento è previsto fino a fine maggio. Che vuol dire sospensione? Vuol dire che non pago più? Assolutamente sbagliato. Sospendere una cartella di pagamento significa, in massima sintesi, bloccare la sua efficacia esecutiva.
“Pro tempore”, per un poco: come se mettessimo nel congelatore un cibo. Di norma quando ci giunge una cartella l’Erario (perché ad esempio non abbiamo pagato le tasse) ci concede 2 mesi per regolare il debito che abbiamo con esso. Dopodiché procede direttamente al pignoramento, cioè non ha bisogno di rivolgersi prima al Tribunale per avere il relativo permesso a procedere. In sostanza, con la sospensione in arrivo resta tutto fermo così com’era la precisa situazione al momento in cui è scattata la sospensione. Il pacchetto fiscale varrà in tutto circa €650 milioni.
Accertamenti e cartelle proroga a settembre: i suggerimenti avanzati dai commercialisti
Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ha in queste ora avanzato proposte al Governo in merito ai versamenti e agli adempimenti tributari. Anzitutto ha ribadito il bisogno di sospendere i termini almeno fino a settembre, così come esposti sopra. Inoltre ha suggerito di prorogare in avanti nel tempo anche la ripresa della riscossione. A tal proposito ha suggerito che tutti i versamenti oggi sospesi vengano (quando sarà) poi previsti senza l’applicazione di interessi ovvero sanzioni; magari a partire da gennaio del 2021, in forma rateale e ben diluita nel tempo.
Suggeriscono al legislatore anche lo sbocco delle compensazioni dei crediti relativi alle imposte sui redditi e all’Irap maturati nel 2019. Eliminando pertanto il vincolo, che in tempi non sospetti era stato introdotto a partire dal 2020, della presentazione della dichiarazione da cui il credito trova giustificazione. Ripetiamo, si tratta di suggerimenti proposti al legislatore, vedremo se, quanti e come saranno accolti.
Reddito di emergenza
In merito alla gestione del c.d. Reddito di emergenza, l’Inps sembra di capire che dovrebbe essere l’Istituto che lo gestirà. Al riguardo però non vi è unanimità nel Governo, giacché diverse fronde ne vorrebbero una sua gestione affidata direttamente ai Comuni. Essi – è la loro tesi – conoscono meglio il territorio e hanno già gestito i buoni pasto un mesetto fa. A chi andrebbe invece la misura? Alle famiglie escluse dal reddito di cittadinanza (si ipotizza per un 2/3 mesi) perché ad esempio superano la soglia Isee dei €9.360. Per il Rem il tetto dovrebbe essere portato a €15mila, sempre fatto salvo che non si ricevano altre forme di sussidi. Quanto alle somme, si vocifera sarà di importo compreso tra i 500/600 euro.
Il pacchetto lavoro
Sicuramente gli occhi degli italiani saranno tutti rivolti su questo fronte. Dovrebbe avere con sé una dote di ben 24 mld di € spalmati sulle varie esigenze. Ovvero: 13 miliardi a Cig e cassa in deroga per altre settimane; €1,3 miliardi a sostegno di colf e badanti e per la Naspi; €0,5 miliardo per il rinnovo dei bonus baby sitter da €600. E ancora: la previsione di congedi speciali per genitori con figli a casa. E poi il bonus per gli autonomi per altri 2 mesi ma stavolta aumentato di +€200, ossia €800. Ma le novità non dovrebbero finire qui.
Tutela del lavoro: possibile proroga per altri 2 mesi dello blocco ai licenziamenti
Sempre sul tema lavoro, ma passando sul fronte della tutela del lavoro, il Governo sta lavorando per introdurre novità importanti nel decreto legge di Aprile. Nello specifico dovrebbe trattarsi della proroga della sospensione dei licenziamenti che erano già state inserite nel decreto Cura Italia. E previste a tutela tanto dei licenziamenti di tipo collettivo che individuali, ma sempre per giustificati motivi oggettivi (tipo: ragioni inerenti all’attività produttiva e all’organizzazione del lavoro)
Scuole riaprono a settembre
Il Premier nelle ultime ore ha poi ribadito che le scuole riapriranno a settembre per evitare qualunque forma di contagio tra gli studenti. Ma tra lo stesso corpo insegnante che, ha ricordato Conte, ha l’età media tra le più alte d’Europa. E ha infine ribadito come la didattica a distanza stia per adesso andando bene nel “supplire” alla carenza di didattica dal vivo.
Turismo e ristorazione
Sul fronte turismo e ristorazione il Premier ha confermato che bar e ristoranti non riapriranno il 4 maggio. In compenso sono allo studio misure che consentano ai ristoratori di effettuare non solo consegne a domicilio, ma anche attività da asporto. In merito alle imprese strettamente legate al turismo, il ministro Franceschini sta vagliando tutta una serie di proposte; una tra esse sembra essere la conferma della proroga al 2023 delle concessioni per le spiagge.. Il settore è imploso nel giro di due mesi e senza aiuti esterni non ha alcuna possibilità di recuperare da solo le perdite che ha dovuto contabilizzare da marzo a oggi.
Accertamenti e cartelle proroga a settembre: le novità sul dl aprile, dalla tutela del lavoro alla scuola e al Reddito di Emergenza
Il coacervo delle novità non sarebbe finito qui. Secondo i rumors, il ministro Elena Bonetti (alla Famiglia) preme per l’inserimento nel decreto di assegni per i figli e di fondi per migliorare la sicurezza dei centri estivi. Dove verosimilmente andranno i ragazzi una volta che i genitori riprenderanno il lavoro. Ancora, sembra che il ministero delle Infrastrutture abbia avanzato al Governo forme di incentivi per gli acquisti di monopattini e di bici. Ragioni di sostenibilità ambientale ma anche per evitare l’affollamento sui mezzi pubblici nella Fase-2.