Abbiamo sempre sbagliato a servire e cucinare la mozzarella

mozzarella

La mozzarella è uno dei formaggi più buoni e consumati dalle famiglie italiane.
È un prodotto originario della Campania ed è esportato e distribuito in tutto il Mondo.
La mozzarella è il risultato della particolare lavorazione eseguita con il latte di mucca o di bufala. Deve il suo nome all’operazione di mozzatura effettuata per separare dall’impasto ogni pezzo durante la lavorazione artigianale.
È il terzo formaggio più esportato all’estero, dopo il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano.
Anche se è un prodotto molto consumato, spesso vengono compiuti degli errori sia nel servirla  che nel cucinarla.
In questo articolo spieghiamo, perché abbiamo sempre sbagliato a servire e cucinare la mozzarella.

Vietato metterla in frigorifero

La mozzarella di bufala non va assolutamente conservata in frigorifero.
Acquistarla e consumarla sempre fresca e riporla in un contenitore con dell’acqua.
Consumarla entro le 24 ore dal suo acquisto.

Abbiamo sempre sbagliato a servire e cucinare la mozzarella. Atetnzione è vietato condirla

Non condire la mozzarella di bufala, ma mangiarla così, come si presenta.
La mozzarella di latte vaccino, prodotta dalla mucca, potrebbe essere condita con un filo di olio e un po’ di basilico.
Non salarla altrimenti potrebbe perdere parte del liquido.

Vietato tagliarla con il coltello

La mozzarella va strappata con le mani, oppure mangiata a morsi, perché tagliandola con il coltello perde una buona parte del suo liquido. Si corre anche il rischio di strappare e rompere la sua fibra.

Con quale mozzarella cucinare

Non si cucina con la mozzarella di bufala!
A contatto con le alte temperature perde gran parte del suo sapore.
Per cucinare, utilizzare la mozzarella di latte vaccino, che grazie alla sua consistenza ed al suo sapore, è la più indicata.

Nella cottura dei cibi è preferibile utilizzare il fior di latte. È  più asciutto e fila di più.

Non strizzare la mozzarella di latte vaccino, ma tagliarla a pezzettini e strizzarla delicatamente, con le mani. Oppure lasciarla gocciolare in un colino, per una ventina di minuti, prima di utilizzarla.