Perché lo Stato federale tedesco può permettersi anche di abbassare l’IVA ( imposta sul valore aggiunto), e l’Italia no!
Vediamo le aliquote IVA in Italia : 4% super agevolata, 10% agevolata, e 22% ordinaria.
Germania: due sole aliquote 7% agevolata e 19% ordinaria.
Sistema fiscale già molto più semplice.
L’aliquota ordinaria è quella che incide sui redditi dei cittadini in maniera più pesante.
La differenza percentuale nelle rispettive aliquote ordinarie IVA tra il nostro paese e la Germania è di 3%.
A prima vista può sembrare poco, vediamo adesso quanto incide questa differenza.
Stipendio medio netto € 1.500,00 mensili per 13 mensilità € 19.500,00 disponibile.
Rapporto tra consumi e risparmi 80/100, il 20% viene risparmiato e 80% viene speso per consumi. Consideriamo che tutto il reddito consumato viene speso per consumi ad aliquota ordinaria.
In Italia sul reddito di € 15.600,00 speso in consumi si versano allo stato italiano € 3.432,00 ( non poco) in Germania si versano solo € 2.964,00, differenza € 468,00, una differenza notevole.
Praticamente il tedesco può permettersi una ulteriore spesa per consumi di € 468,00 circa il 33% di uno stipendio netto mensile.
Abbassare l’IVA? Questa maggiore imposta IVA come viene spesa dallo Stato italiano?
La risposta non è certo facile.
Da questi dati micro economici passiamo a quelli macro economici, ed analizziamo il rapporto debito/PIL.
Soffermiamoci sui dati relativi all’anno 2019.
Riportiamo i dati del Rapporto debito/PIL dei paesi Europei relativi all’anno 2019.
Grecia | 182 | 2019 | Germania | 64 | 2019 | Bosnia-Erzegovina | 40 | 2019 |
Italia | 132 | 2019 | Serbia | 63 | 2019 | Macedonia | 39 | 2019 |
Portogallo | 126 | 2019 | Finlandia | 61 | 2019 | Romania | 37 | 2019 |
Belgio | 103 | 2019 | Paesi Bassi | 57 | 2019 | Norvegia | 37 | 2019 |
Spagna | 98 | 2019 | Bielorussia | 53 | 2019 | Lettonia | 36 | 2019 |
Francia | 97 | 2019 | Slovacchia | 51 | 2019 | |||
Gran Bretagna | 88 | 2019 | Malta | 51 | 2019 | |||
Austria | 79 | 2019 | Polonia | 51 | 2019 | |||
Croazia | 78 | 2019 | Svizzera | 42 | 2019 | |||
Ungheria | 74 | 2019 | Andorra | 41 | 2019 | |||
Slovenia | 74 | 2019 | Svezia | 41 | 2019 | |||
Albania | 72 | 2019 | Islanda | 40 | 2019 | |||
Ucraina | 71 | 2019 | Lituania | 40 | 2019 |
Peggio dell’Italia solo la Grecia.
Rapporto Debito/Pil Italia 132/100, quello della Germania 64/100.
Questi dati, si commentano da soli, la Germania può permettersi anche una diminuzione dell’IVA , l’Italia no.
Abbassare l’IVA? Non si può purtroppo!
In Italia la diminuzione di un 1% dell’IVA corrisponde grosso modo ad un minor incasso da parte dello stato di circa 4 miliardi di euro.
Una riduzione di questa imposta anche solo temporaneamente, sia ben chiaro, al solo scopo elettorale, sarà compensata entro due anni da un maggiore aumento delle aliquote IVA.
Sarebbe opportuno, per chi siede nella stanza dei bottoni, risparmiarsi questi scoop elettorali e pensare a proposte e ricette economiche e finanziarie più serie e di maggiore respiro.
Nel bilancio dello Stato, dalla parte della spesa, vi è la possibilità di tagliare e/o diminuire in maniera considerevole spese inutili, improduttive e soprattutto moltissime di carattere clientelare. Diminuendo in modo significativo e durevole queste spese si potrebbe/dovrebbe poter portare il rapporto Debito/Pil a livelli accettabili.
In tal modo l’Italia non avrebbe da temere ad ogni finanziaria i parametri di Maastricht