I lavoratori in possesso dell’iscrizione alla Gestione separata non hanno l’obbligo di effettuare versamenti sul minimale del reddito. Di sicuro potrebbe riuscire conveniente pagare i contributi soprattutto se i redditi che si percepiscono sono più bassi del minimale. E ciò perché in presenza di redditi modesti diminuisce anche e in misura proporzionale l’accredito della contribuzione. Per sapere a quanto ammontano i contributi INPS dei lavoratori autonomi nel 2021 è necessario valutare i cambiamenti delle aliquote che bisogna applicare. Il libero professionista che attualmente fatica a realizzare il fatturato degli scorsi anni deve tener conto anche dell’aumento dei contributi.
In un precedente articolo abbiamo risposto ad alcuni interrogativi relativi alla possibilità di ricevere sussidi governativi. Rimandiamo a tal proposito il Lettore all’articolo “Quali lavoratori autonomi hanno diritto agli assegni familiari?”. Per tutelare il proprio futuro pensionistico il lavoratore autonomo deve iscriversi alla Gestione separata, un fondo previdenziale che include tra i beneficiari numerose categorie professionali. Secondo il Decreto legislativo 335/1995 possono iscriversi alla Gestione separata i liberi professionisti per i quali non esiste una specifica cassa previdenziale. Occorre individuare quali sono le attuali aliquote per individuare a quanto ammontano i contributi INPS dei lavoratori autonomi nel 2021.
A quanto ammontano i contributi INPS dei lavoratori autonomi nel 2021?
A seconda del minimale di reddito si hanno aliquote contributive differenti che oscillano tra il 24% e il 34,23%. Alcune categorie professionali devono inoltre versare ulteriori aliquote in aggiunta ai contributi da pagare alla gestione separata. Nello specifico, ci riferiamo all’aliquota relativa all’indennità di disoccupazione Dis-Coll, all’indennità ISCRO e ai permessi lavorativi per congedo parentale, maternità ecc. In riferimento alle aliquote contributive del 2021, ai lavoratori autonomi si applica un’aliquota del 25,98% sul minimale di reddito annuo pari a 15.953 euro. Ne consegue che tali professionisti devono versare una somma di denaro pari a 4.144,59 euro per assicurarsi il riconoscimento di un anno di contributi. Il versamento da effettuare per l’accredito di un solo mese di contributi ammonta invece a 345,38 euro.