Da giorni sta facendo un gran discutere l’emendamento alla Legge di Bilancio proposto da alcuni esponenti LEU e PD. In pratica, secondo questa rettifica avanzata in Commissione Bilancio, si chiederebbe l’introduzione di una tassa progressiva sulla ricchezza netta degli italiani. Con soglia minima fissata a 500mila euro e con aliquota progressiva a scaglioni.
Un’unica patrimoniale che andrebbe in sostituzione delle due già esistenti, ma che spesso passano sotto traccia. Infatti, già a dicembre, milioni di italiani, pagheranno mini patrimoniali su immobili e risparmi anche se ormai la notizia non fa più alcun clamore. Procediamo con ordine.
La patrimoniale oggetto dell’emendamento avanzato
Il recente emendamento avanzato da alcuni dagli esponenti LEU e PD chiede l’introduzione di una sola tassa patrimoniale in sostituzione delle due già esistenti. Tassa che sarebbe da applicare “sui grandi patrimoni la cui base imponibile è costituita da una ricchezza netta maggiore ai 500.000 euro”.
Tale proposta poggia sull’introduzione di una tassa progressiva sulla ricchezza netta dei contribuenti, sia che fosse in Italia che all’estero.
Essa sarebbe pari a un’aliquota dello 0,2% per basi imponibili nette tra i 500mila euro e 1 milione; poi lo 0,5% da 1 a 5 milioni di euro. Ancora, salirebbe all’1% per i patrimoni netti tra 5 e 10 milioni e, infine, il doppio (ossia il 2%) sopra i 50 milioni. Infine, e in via del tutto eccezionale, solo per il 2021 si propone un’aliquota del 3% per i “grandissimi” patrimoni, ovvero quelli sopra 1 miliardo di euro.
La cancellazione dell’imposta di bollo e dell’IMU
“In cambio”, i firmatari dell’emendamento chiederebbero la cancellazione dell’imposta di bollo su conti correnti e deposito. E anche la cancellazione dell’IMU. Le due misure sarebbero a beneficio di tutti i contribuenti.
In Italia, nel 2020, più volte, si è parlato di introdurre, o meno, una patrimoniale. Il debito pubblico è ormai alle stelle e, per i mesi a venire, di certo non scenderà. Ciò perché le entrate saranno inferiori alla fase pre-Covid, causa la crisi economica ancora in corso. Inoltre, lo Stato, verosimilmente, scenderà ancora in campo nel prossimo futuro. A sostegno dei lavoratori e delle attività economiche per le quali la crisi non è affatto finita.
Le mini-patrimoniali in scadenza a dicembre
Ora, da un lato, si discute di patrimoniale. Ma intanto a dicembre milioni di italiani pagheranno mini patrimoniali su immobili e risparmi:
a) il 16 dicembre scadrà la seconda rata dell’IMU. Tale saldo sulle seconde case quest’anno peserà di più. Perché molte di queste erano impiegate in affitti brevi o a studenti/lavoratori fuori sede (o per vacanze personali) e sono rimaste sfitte. Quindi tutte quelle le abitazioni acquistate per uso investimento quest’anno peseranno assai sulle tasche dei loro proprietari;
b) poi, al 31 dicembre, ci sarà l’addebito dell’imposta del 4° trimestre (o annua, a seconda) dell’imposta di bollo sul conto corrente. Ma anche sui Buoni fruttiferi postali, e a quest’ultimo riguardo rimandiamo al seguente link per l’esposizione integrale dell’argomento.
Ecco, dunque, spiegato perché da un lato si discute di patrimoniale. Ma intanto già a dicembre milioni di italiani pagheranno mini patrimoniali su immobili e risparmi posseduti.