Da anni la previdenza è oggetto di aspri dibattiti politici. Proprio quest’anno il numero dei pensionati ha superato il numero di lavoratori attivi. Questo dato la dice lunga sul precario equilibrio dei conti dell’INPS e sull’importanza anche politica del tema. La Legge di Bilancio 2020 ha confermato il precedente impianto in materia di requisiti per ottenere la pensione. Nonostante le polemiche e le voci che la definiscono insostenibile per lo Stato, Quota 100 è rimasta inalterata. Per tutto il 2020 i lavoratori che sommando età anagrafica ed anzianità contributiva raggiungono almeno 100 possono richiedere l’assegno INPS. La redazione di ProiezionidiBorsa ha individuato, anche, la possibilità di abbassare di 10 anni i requisiti di Quota 100. In un recente articolo infatti, abbiamo visto come alcuni lavoratori possano andare in pensione molto prima. Oggi calcoliamo a chi spettano 1.415 euro di pensione con 20 anni di contributi grazie a Quota 90.
I requisiti generali per le pensioni
Per tutto il 2021 ed il 2021, il requisito minimo per il pensionamento sarà di 62 anni di età e 38 di contributi. Le pensioni anticipate, invece, non prevedono un’età minima. Richiedono, però, 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. I cittadini almeno 67enni che abbiano maturato un minimo di 20 anni di contributi possono richiedere la pensione di vecchiaia. Questo trattamento beneficia di un anno di anticipo per le attività lavorative più gravose. La normativa prevede degli scivoli anche per il 2020. Si tratta di agevolazioni previste per le categorie più deboli come invalidi, persone con familiari invalidi a carico, disoccupati di lungo corso. Un’ulteriore opzione è costituita dall’APE sociale: un sussidio di accompagnamento alla pensione accessibile a 63 anni di età.
A chi spettano 1.415 euro di pensione con 20 anni di contributi grazie a Quota 90
La Legge 232/16 consente di cumulare contributi pagati a diversi enti previdenziali per ottenere un unico trattamento pensionistico. Il cumulo è accessibile sia ai lavoratori dipendenti che agli autonomi. Ricordiamo che è anche possibile ottenere due diverse pensioni se si sono versati contributi a più enti previdenziali. A questo proposito ricordiamo l’interessante opzione offerta dall’ENASARCO per andare in pensione con Quota 90. Gli esperti di ProiezionidiBorsa hanno calcolato la pensione di un ex agente 70enne con 20 anni di contributi. L’opzione Quota 90 riduce l’ipotetica iniziale RAL di 25.000 euro a 22.500 euro. Calcolando una tassazione media, l’ex rappresentante di commercio percepirebbe 1.415 euro mensili. Abbiamo visto a chi spettano 1.415 euro di pensione con 20 anni di contributi grazie a Quota 90. Una possibilità poco conosciuta ma certamente interessante per molti lavoratori. La redazione continuerà ad informare i lettori in materia previdenziale.