A chi spetta l’assegno per il nucleo familiare in questo caso? Chi percepisce l’assegno nel caso di affidamento congiunto dei figli a genitori separati o divorziati?
Questa domanda si rivela particolarmente importante in caso di situazioni di separazione o divorzio.
Spesso i genitori separati con figli, quando devono sopportare lo stress di una separazione, non si preoccupano di comprendere diritti e doveri fiscali.
In questa guida vogliamo fornire utili consigli e riferimenti normativi per chi, dopo una separazione o un divorzio, non sa come gestire la richiesta dell’assegno per il nucleo familiare.
Assegno per il nucleo familiare: cos’è
Si definisce assegno per il nucleo familiare, abbreviato con l’acronimo ANF, un sostegno introdotto dallo Stato a sostegno del reddito delle famiglie, anche in situazioni in cui vi siano genitori separati o divorziati con figli.
Da questa prima definizione scaturiscono subito due domande:
- a quale genitore spetta l’assegno per il nucleo familiare in caso di separazione o divorzio?
- l’assegno per il nucleo familiare spetta in maniera diversa in caso di affido esclusivo o congiunto?
Vediamo di rispondere ad entrambe.
Che differenza c’è tra affido esclusivo e affido condiviso?
Quando due soggetti si separano o divorziano, i figli della coppia possono essere affidati ad uno solo dei due genitori, o ad entrambi.
Nel primo caso si parla di affido esclusivo, mentre nel secondo caso si è in presenza del cosiddetto affido condiviso o congiunto.
A chi spetta l’assegno per il nucleo familiare in questo caso?
Diciamo subito che in caso di affido congiunto l’assegno spetta ad entrambi i genitori, mentre se un genitore è affidatario esclusivo, allora l’assegno spetterà solo a quest’ultimo.
Il motivo è intuitivo: se l’affido è condiviso, significa che entrambi i genitori devono farsi carico (oneri e onori) delle spese per il mantenimento dei figli. Quindi, è giusto che entrambi percepiscano un aiuto dallo Stato per svolgere al meglio questo compito.
Ora, questo non vuol dire che l’assegno è diviso a metà, ma che i genitori devono stabilire di comune accordo chi dovrà poi materialmente percepirlo. Vale a dire, l’assegno spetta ad entrambi, ma andrà erogato solo ad uno dei genitori. Il riferimento è la circolare INPS numero 210 del 1999.