A chi spetta il buono spesa? Ne ho diritto con il reddito di cittadinanza?

protezione civile

Ecco le domande che affollano la mente dei contribuenti: a chi spetta il buono spesa? Ne ho diritto pur percependo già il reddito di cittadinanza? Gli interrogativi di questi ultimi giorni si insinuano con insistenza martellante. Le preoccupazioni odierne corrono lungo i binari della più recente condizione di precarietà finanziaria in cui la diffusione del coronavirus ha scaraventato milioni di italiani. In forzata inattività, innumerevoli sono i lavoratori autonomi e i liberi professionisti che in queste lunghe settimane vivono sospesi nel limbo dell’incertezza.

L’interruzione dell’attività lavorativa dettata dalle più recenti misure sanitarie di distanziamento sociale ha confinato su un binario morto la produttività delle prestazioni d’opera. Ancor più preoccupante la condizione di disagio economico in cui versano i nuclei familiari monoreddito il cui unico lavoratore è costretto a casa. Si cercano pertanto risposte in grado di risollevare il bilancio economico familiare messo alle corde dal prolungarsi della stagnazione del sistema economico.

A chi spetta il buono spesa? Ne ho diritto con il reddito di cittadinanza?

Con l’Ordinanza n. 658 della Protezione Civile si è predisposto lo scorso 29 marzo uno stanziamento di ben 400milioni di euro. I fondi finanziari saranno erogati direttamente ai Comuni per fronteggiare una prima ondata di emergenza alimentare. I sussidi statali si inscrivono nel più ampio orizzonte della Solidarietà alimentare. Mirano a contenere la richiesta pressante di aiuti proveniente dagli strati più bassi della società.

Spetterà ai singoli Comuni italiani l’individuazione dei contribuenti più esposti al rischio di indigenza e la conseguente erogazione del sussidio. Il Ministero dell’Interno e quello dell’Economia assicurano che entro il 15 aprile 2020 i Comuni riceveranno una compensazione per i fondi distribuiti. Stando alle dichiarazioni, i destinatari del buono spesa sono “i nuclei più esposti ai rischi derivanti dall’emergenza epidemiologica, con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico”.

Leggendo ciò ci si rende conto di quanto l’affermazione sia sibillina. La frase “con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico” non presta forse il fianco a più interpretazioni? I percettori di reddito di cittadinanza non rientrano forse nel novero degli “assegnatari di sostegno pubblico”? Pertanto essi figurano fra i beneficiari del buono spesa o potranno goderne solo se l’ammontare dei sussidi dovesse rivelarsi sufficiente? Un’interpretazione plausibile potrebbe veder destinato il buono spesa anche ai percettori di RdC solo in presenza di risorse residuali. Non resta che attendere chiarimenti dal Palazzo.