Bitcoin e criptovalute: il rally è sostenibile?

BITCOIN

Ieri il Bitcoin ha fatto una fiammata come non se ne vedevano da mesi. Ma la domanda che tutti si pongono è una sola: il rally è sostenibile?

Fuoco di paglia o no?

Ethereum a +12,46% in 24 ore ($ 166,66) XRP a +6,55% ($ 0,346), Bitcoin a +3% ($ 4.924,21). In particolare quest’ultimo è arrivato a superare la soglia psicologica dei $ 5000.In realtà è stato il rally della maggiore delle cripto a dare la spinta a tutte le altre. Tanto da far nascere un nuovo ottimismo sull’intero settore. Ottimismo che ha smosso oltre $ 84 miliardi di capitali nelle ultime 24 ore.

Bitcoin: Il motivo?

In realtà il possibile catalizzatore che si nasconde dietro questo trend sarebbe un report di Reuters che segnalava un acquisto da oltre $ 100 milioni di Bitcoin. Un ordine che da solo, in un panorama così ipersensibile come quello delle monete virtuali, è stato capace di smuovere le acque. In molti già si chiedono se quell’acquisto sia frutto di un singolo compratore oppure di un gruppo di traders specializzati. Infatti i 100 milioni erano divisi tra Coinbase, Kraken e Bitstamp.

Il mistero del Buy

Piattaforme con sedi tra Stati Uniti e Lussemburgo. In altre parole, un singolo ordine che è stato gestito algoritmicamente attraverso questi tre punti. Difficile anche capire se si tratti di un privato (cosa altamente probabile). Gli istituzionali, infatti, sono rimasti ai margini del fenomeno. Forte, infatti, la preoccupazione per le possibili violazioni della sicurezza e l’incertezza normativa.

Ma a parte questo, in virtù della forte volatilità che contraddistingue il settore, è sempre complicato individuare le cause effettive che condizionano il mercato. Il che rende più difficili le previsioni. Infatti, come sempre accade in tutte le asset class, in caso di rialzi repentini, il pericolo di un crollo altrettanto veloce, è concreto.

Bitcoin: Il rally è sostenibile?

Per una semplice legge di gravità, se non si vuole scomodare la tradizione finanziaria, ciò che sale è sempre destinato a cadere. Ma se non c’è nulla a sostenere il rialzo, come spesso accade per le monete virtuali, la velocità del calo è ancora più accentuata. I prezzi della più capitalizzata delle cripto, il Bitcoin, sono scesi di oltre il 75% lo scorso anno, dopo la grande bolla del dicembre del 2017.  In quell’occasione, infatti, si arrivò al livello di 20mila dollari, livello che da allora è rimasto il record storico.