Wall Street dopo il forte ribasso di dicembre e l’altrettanto rialzo fino ai giorni nostri, sembra aver raggiunto un punto di stanca.
Il setup del 28 marzo porterà un’inversione ribassista oppure nuovi rialzi?
Negli ultimi giorni torna a far discutere la curva dei rendimenti in quanto si è ravvisata inclinazione negativa sulle scadenze tre mesi e dieci anni.
Solitamente questo fatto ha anticipato di 6/24 mesi una recessione.
Questo in poche parole significa che entro marzo 2021 potrebbe verificarsi un rallentamento/recessione per l’economia americana. La Yellen (Ex Presidente della FED) sostiene che la curva dei rendimenti inclinata negativamente non anticipa una recessione ma un taglio dei tassi.
Wall Street: curve dei rendimenti, recessione e serie storiche
L’aspetto che molti sottovalutano è che nelle serie storiche nonostante le inclinazioni delle curve dei rendimenti i mercati hanno continuato a salire per almeno 12 mesi.
Si sta correndo troppo? Forse si sopravvalutano troppo gli eventi negativi mentre non si guarda ai dati contingenti e predittivi.
Alcuni dati economici ravvisano un rallentamento ma i leading indicator proiettano un netto miglioramento già dall’inizio del secondo trimestre.
Ad esempio nel primo trimestre si scontano per le società di Wall Street utili negativi del 2,7% ca mentre nel corso dell’anno gli utili dovrebbero superare il 4%.
Lo stesso PIL del 2019 è visto al 2,1% (la precedente proiezione era del 2,3%) mentre nel 2020 è stata portata dall’ 1,3% al 1,6%.
Wall Street: grafici e casistica
Ma i grafici cosa dicono?
Nelle scorse settimane molti hanno iniziato ad intravedere una divergenza fra oscillatori e prezzi ma francamente è questo un modo di vedere il bicchiere a secondo mezzo pieno o mezzo vuoto. I corsi azionari di Wall Street negli ultimi 2/3 mesi sono rimasti inside rispetto al ribasso del mese di dicembre e quindi le divergenze sono viziate da questo elemento.
Elemento non trascurabile che ci fa ritenere irrilevante qualsiasi divergenza sugli oscillatori.
Su base trimestrale ed annuale, i prezzi continuano a mostrare tensione rialzista e ad escludere qualsiasi shock di medio lungo termine.
Mentre molti parlano di top e vedono un top già formato o dietro l’angolo,i grafici continuano a chiamare ulteriori rialzi.
La nostra view è molto semplice:
“dal punto di vista economico, tutto quello che poteva accadere di negativo sui mercati, è stato già scontato con il ribasso da maggio a dicembre in Europa e da ottobre a dicembre in Asia e Usa”.
Ora nell’ipotesi più pessima si potrebbe lateralizzare, in quella migliore si continuerà a salire.
Wall Street: previsioni per il 2019
Al momento, nell’ipotesi più negativa si proietta una fase laterale rialzista fino al mese di maggio per poi lasciare spazio ad un forte rialzo fino alla prima settimana di settembre.
Frattale previsionale per il 2019 su scala giornaliera per i mercati americani
Punti di swing di medio termine da monitorare per i mercati di Wall Street
Quali sono i punti fino al 30 aprile che manterranno il trend annuale al rialzo?
Dow Jones
Chiusura settimanale e poi mensile superiore ai 25.200.
Nasdaq C.
Chiusura settimanale e poi mensile superiore ai 7.330.
S&P 500
Chiusura settimanale e poi mensile superiore ai 2.720.
Finchè reggeranno i valori indicati nei prossimi 60 giorni non vedremo pericoli di modifica dello scenario annuale altrimenti le previsioni subiranno un drastico cambiamento.
Obiettivi di prezzo dei mercati di Wall Street per/entro il 30 agosto 2019
Questo scenario andrà vidimato di mese in mese.
Dow Jones
28.200
Nasdaq C.
8.100/8.500
S&P 500
3.000/3.100.
Obiettivi di prezzo dei mercati di Wall Street per/entro il 30 giugno 2020
Questo scenario andrà vidimato di mese in mese.
Dow Jones
32.000/35.000.
Nasdaq C.
10.500/12.300.
S&P 500
3.600.
Gli altri mercati internazionali dovrebbero seguire più o meno le stesse sorti con probabilità del 76%.
Come al solito si procederà per step.