Stasera la FED, nutrita anche da una inflazione americana in fase di calma piatta molto probabilmente confermerà l’attuale livello dei tassi di interesse.
In area UE le cose sono ancora più quiete visti gli scenari economici in corso.
L’anomalia viene da quella Gran Bretagna che nonostante il caos sulla BREXIT continua a mostrare segnali di forte vitalità economica.
Tanto significativi che anche l’inflazione britannica inizia ad alzare la testa.
Inflazione in Gran Bretagna accenno rialzista o trend?
GBP | Indice dei principali prezzi al consumo (Annuale) (Feb) | 1,8% | 1,9% | 1,9% | |||
GBP | Indice dei principali prezzi di produzione (Mensile) (Feb) | 0,1% | 0,2% | 0,4% | |||
GBP | Indice dei principali prezzi di produzione (Annuale) (Feb) | 2,2% | 2,3% | 2,4% | |||
GBP | Indice dei principali prezzi al dettaglio (Annuale) (Feb) | 2,4% | 2,5% | ||||
GBP | Indice dei principali prezzi al dettaglio (Mensile) (Feb) | 0,7% | -0,9% | ||||
GBP | IPC (Mensile) (Feb) | 0,5% | 0,5% | -0,8% | |||
GBP | IPC (Annuale) (Feb) | 1,9% | 1,8% | 1,8% | |||
GBP | Indice CPIH (Annuale) | 1,9% | 1,8% | 1,8% |
Come possiamo vedere i vari dati sui prezzi sono discretamente discordanti ma l’inversione rialzista dell’IPC annuale in una fase così complessa per la Gran Bretagna è per lo meno curiosa.
Se i prezzi salgono nell’incertezza una volta che le cose si saranno assestate cosa potrà accadere?
BOE interventista
E su questo interrogativo sulle dinamiche dell’inflazione si innesta la curiosità di provare ad intuire come si regolerà la BOE sui tassi.
Già nei mesi scorsi la Banca d’Inghilterra ha anticipato la FED alzando i tassi per prima.
Ora con la sterlina debole causa il caos sulla BREXIT questi segnali di inflazione potrebbero portare a delle iniziative a sorpresa degli inglesi portati a mostrare i muscoli proprio quando tutti li pensano in difficoltà.
Se così fosse si creerebbe una significativa disarmonia tra le banche centrali.
Con la BCE senza margini di manovra, la FED pronta ma in grado sia di tagliare che di alzare i tassi e la BOE addirittura restrittiva.
Theresa May vuole tempi stretti per la BREXIT
Senza dubbio una BOE così interventista darebbe un ulteriore forte segnale dell’indipendenza britannica anche in termini di distanza dalle problematiche economiche che attanagliano l’UE.
Dal suo canto Theresa May non vuole tergiversare e pare proprio che non chiederà all’Ue una “proroga lunga” nel momento in cui proporrà formalmente a Bruxelles la sua richiesta di rinvio.
La Premier dall sue stanze di Downing Street ci ha tenuto a precisare che come Premier condivide le perplessità e la “frustrazione” dell’opinione pubblica per “l’incapacità di prendere una decisione” da parte del Parlamento britannico.
Riteniamo comunque che gli effetti sulle borse di una BOE restrittiva non saranno in grado di modificare il buon umore delle borse.
Sentiment positivo che si amplificherà nel caso auspicato ed atteso in cui la FED stasera confermi le proprie aperture in ambito monetario.