FED: dati macro da ponderare con attenzione

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FED dovrebbe fermarsi a riflettere.

Dopo tanto brillare i dati macroeconomici USA di oggi sono usciti in formula per lo meno opaca dando un forte impulso all’impostazione prudente ultimamente dettata dalla FED.

Come vedremo nulla di drammatico ma certamente dati macroeconomici riflessivi che rappresentano probabilmente la barriera più sicura verso le smanie dei falchi del board della FED di ritrovare la via del rialzo dei tassi di interesse.

Tabella dati macroeconomici USA di giornata

    Richieste di disoccupazione continua 1.776K 1.775K 1.758K
    Indice dei prezzi all’esportazione (Mensile) (Feb) 0,6% 0,1% -0,5%
    Indice dei prezzi all’esportazione (Annuale) 0,3%   -0,2%
    Indice dei prezzi all’importazione (Annuale) -1,3% -1,6% -1,7%
    Indice dei prezzi all’importazione (Mensile) (Feb) 0,6% 0,3% 0,1%
    Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione 229K 225K 223K
    Media delle richieste sussidio di disoccupazione di 4 settimane 223,75K   226,25K
    Vendita di case nuove (Mensile) (Gen) -6,9% -0,6% 3,8%
    Vendite di nuove abitazioni (Gen) 607K 622K 652K

FED e  segnali di inflazione

La cosa peggiore dei dati odierni è proprio quella che potrebbe essere l’unica arma a disposizione dei falchi della FED.

Vale a dire che gli unici dati sopra le attese sono quelli sui prezzi. Anche se non si può parlare di inflazione sono comunque numeri che fanno ritenere il rischio sulle prossime rilevazioni del CPI passibili di una ripresa inflazionistica.

E in tal caso la Banca centrale americana potrebbe essere costretta a manovre al momento inattese oltre che molto sgradite ai mercati.

Le borse amano le frenate economiche … purché non eccessive

Le borse in questa fase di economia monetaria se così si può definire preferiscono che i dati economici siano un po’ alla camomilla. Un po’ buoni ma non troppo, un po’ negativi ma non troppo.

Il tutto per conservare l’approccio monetario morbido da parte della banca centrale di turno, cosa che consente di finanziarsi a zero o quasi e contemporaneamente alle borse di salire gradualmente potette dai muri di liquidità disponibili.

Disoccupazione ed immobiliare sotto le attese. Borse pronte allo start post FED

Il Meeting della Banca Centrale USA arriverà comunque ad essere calmierato anche dal poker di dati sotto le attese sia per la coppia settimanale dei dati sulla disoccupazione che per i dati sull’immobiliare che proseguono la loro altalena.

I dati sulla disoccupazione in particolare sorprendono perché entrambi in negativo… evento raro ma sono poi mitigati nella loro lettura dal fatto che in valori assoluti restiamo su picchi di eccellenza.

Pare proprio che tutto collimi per proiettare le borse a uno start rialzista post scadenze tecniche e probabilmente anche post FED…