Economia americana fra tassi, inflazione e crescita

economia americana

L’economia americana si sta confermando su livelli di eccellenza nel 2019 pur circondata da una marea montante di dati macroeconomici deludenti sia dal fronte dei partner europei sia da quello asiatico.

Potrà l’economia americana continuare a crescere anche quest’anno?
Sarà soltanto un fisiologico rallentamento o stiamo per andare incontro a una vera e propria recessione?

Economia americana: rallentamento fisiologico più che recessione

Per l’economia americana quello che ci possiamo attendere è più un rallentamento fisiologico che non una vera e propria recessione e questo per tre precisi motivi che andremo ad analizzare per stabilirne l’efficacia in termini di contrasto ad eventuali criticità che dovessero manifestarsi sul ciclo economico americano.

Economia americana e il ciclo economico

Viaggiano su dei picchi di eccellenza quindi per passare a dato negativi da recessione sarebbe necessario un balzo all’indietro al momento non ipotizzabile.
La disoccupazione al 4%, record dagli anni ’60 è già un dato incredibilmente positivo che garantisce forza anche per i mesi a venire. Piccoli peggioramenti darebbero fastidio ma non inciderebbero in misura determinante sull’andamento dell’economia americana.

Anche sul fronte del PIL l’America si presenta solida e con buone prospettive.
E’ vero che dal 4% lo shutdown provocato da Trump ha fatto scendere la crescita a +2.6% ma rimane comunque  lontano (anni luce!) dalla recessione.

Economia americana e la FED

La FED è pienamente tornata in possesso dello strumento principale di contrasto delle crisi economiche: l’arma del taglio dei tassi di interesse.
Sia pure con manovre di peso specifico più contenute rispetto al passato la FED ha riportato gradualmente i tassi al 2,5%.Quindi in caso si crisi  potrà agire di contrasto agendo sulla preziosa leva dei tassi di interesse.

Economia americana e inflazione sotto controllo

Inflazione continua a rimanere sotto  controllo.

Pur in presenza di un massiccio QE e quindi di ingente massa monetaria messa in circolazione l’inflazione non è mai stato  un problema.
Anche nella fasi più brillanti dell’economia americana lo spauracchio dei prezzi in aumento è stato tenuto a debita distanza.
Nulla lascia pensare che nel prosieguo vi possa essere una mutazione del comportamento inflattivo e questo darà molta forza alla FED nel contrastare la crisi con le consuete leve monetarie.

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